martedì 22 novembre 2022

1899 - The Ship

Ehilà! 
Lo so, è da più di un anno che non scrivo, ma… ma niente, è da più di un anno che non scrivo e basta. Non ho giustificazioni, ma nemmeno devo darne del resto, è semplicemente andata così (sono stata anche senza computer per un periodo e pure questo non ha aiutato).
Tanto per raccontare qualcosa di me, l’ultimo periodo è stato un po’ uno schifio, ne sono successe di ogni, situazione finanziaria sempre più nera (e già prima non è che fosse tutta questa meraviglia) e quel che è peggio problemi di salute a diversi familiari che per fortuna alla fine sin son più o meno risolti per il meglio, considerato che potevano avere dei risvolti davvero brutti. Nel frattempo io ancora non ho avuto il covid *ola che parte* e gradirei continuare così, in compenso ho avuto per ben due volte un’influenza pesantissima, con febbre alta, mal di gola, tosse e in un caso totalmente senza voce (è stato divertentissimo non riuscire a parlare, come no). Lo so, sono tutti sintomi da covid, ma ho fatto una marea di tamponi, pure molecolari, tutti negativi. 

Ma non sono qui a parlare di cose brutte. Solo di cose belle, ovvero la nuova serie di Jantie Friese e Baran Bo Odar: 1899 
Almeno, spero sia bella, in realtà ancora non l’ho vista, è uscita da pochi giorni e avevo intenzione di guardarla commentandone man mano gli episodi qui sul blog. Un po’ per costringermi a non finirla tutta in un botto (vorrei gustarmela con calma, ma il mio autocontorollo non è forte), un po’ per rimunginarci sopra e mettere ordine a quello appena visto, dovrebbe esserci buona dose di mistero, indizi vari e roba da tenere impegnato il cervello. Ma dovrebbe essere meno impegnativa di Dark e non dovrebbero esserci viaggi nel tempo e paradossi. Ed è un bene perché, per quanto Dark sia stato bello, non vogliamo vedere una sua copia. Il che però non toglie che le aspettative siano altissime, anche troppo, sinceramente ho paura di rimanere delusa per essermi aspettata chissà che. 
C’è un solo modo di scoprirlo: iniziare a guardare la serie. 

Il primo episodio si intitola “The Ship” e fin qui ho capito tutto (credo). 

Tutto inizia con quella che credo sarà la nostra protagonista chiusa in un manicomio o qualche posto del genere. Comunque urlare in maniera pazza di non essere pazzi è il modo migliore per essere considerati pazzi. 
Ma era tutto un sogno. O più probabilmente un ricordo, i segni sulle braccia fanno pensare alle cinghie con le quali vengono legati i pazienti. 
Scopriamo altre cose: c’è questa nave, la Prometheus, che in realtà non c’è più perché è scomparsa da quattro mesi. Suo fratello (che ha scoperto qualcosa su loro padre) era su quella imbarcazione e le aveva dato appuntamento a New York tramite cartolina. Sulla busta però c’è scritto “Henry” e boh, forse Henry è il nome del fratello, ma mi aspetterei che sulla busta ci sia il nome del destinatario… La nostra protagonista si chiama Maura Franklin, e deve ripeterselo più volte così come si ripete di non essere pazza. Che abbia avuto episodi di schizofrenia o bipolarismo? Oppure sta fingendo di essere chi non è, ma sembrerebbe di più la prima. Oppure era solo un modo per calmarsi e io sto vedendo indizi dove non ci sono. 

La cabina di Maura è la 1011, che è lo stesso numero della sua stanza in manicomio. Uhm, coincidenza un po’ pesa, non è che è ancora internata e tutto questo non che è che un allucinazione/sogno? Ad ogni modo sto vedendo il logo della serie, il triangolo con la lineetta, un po’ ovunque, per ora l’ho notato sia sulla porta della nave che sulla busta. 
 
Devo dire che l’ambientazione sulla nave d’epoca mi piace un sacco, così come l’atmosfera. La fotografia è davvero splendida. E le musiche inquietanti, molto simili a quelle di Dark, ma del resto anche queste sono composte da Ben Frost. 
 
La sigla non mi ha colpita particolarmente, anzi è pure un po’ fredda, però è alquanto inquietante. 

Spalare carbone nella sala macchine di una nave, un lavoro che sono contenta di non dover fare. 
 
Il ragazzo polacco possiede una cartolina della statua della libertà. Ho riguardato la scena della cartolina di Maura e quella viene abilmente tirata fuori dalla busta in maniera da non farci vedere l’immagine. 
 
Se questa serie fosse ambientata ai giorni nostri Lucien sarebbe stato al cellulare mentre la moglie tentava di fare conversazione. Comunque la moglie ha gli orecchini a forma di triangolo. 
 
La ragazza giapponese nasconde di sicuro qualche cosa e qualsiasi cosa sia sembra che lo faccia malvolentieri. 
 
Anche i due tizi spagnoli sembrano avere qualche segreto. 
 
La signora invadente almeno è consapevole di essere invadente. Molto bello il suo abito verde, tra l’altro ha il triangolo ricamato sul vestito. E dice una frase molto interessante “Ognuno di noi contiene un mondo che deve essere decifrato”. 
 
Ma quanto è stata creeepy la scena in cui tutti bevono e appoggiano la tazzina simultaneamente??? Ma perché si comportano così? Paura 😰
 
Quindi Maura, che è stata internata e cerca di convincersi di non essere pazza era/è una studiosa del cervello. 
 
Un ragazzo danese, che scopriremo chiamarsi Krester, compare alla disperata ricerca di un dottore per sua sorella, ma il simpatico dottor Murray fa finta di niente. Il ragazzo comunque non è il benvenuto e viene rispedito a malo modo nei suoi alloggi, ma Maura tiene fede al giuramento di Ippocrate e va alla terza classe ad aiutarne la sorella. Maura sarà un dottore del cervello, ma sa anche come occuparsi di una gestante, risolve la situazione e ottiene l’ammirazione dell’altra sorella di Krester. Spesso i cinni nelle serie tv/film sono dei rompini, questa invece è un sacco carina. Chiede a Maura se ha figli e lei in tutta risposta ha la visione di uno scarabeo (curiosa assoiazione mentale). Comunque Maura non può avere figli, dopo questo scambio di battute e dopo aver visto un crocifisso ha una sorta di attacco di panico. 

Nel frattempo un tizio gira furtivamente a piedi nudi e ruba abiti, direi si tratta di un clandestino. 
E si apprende che la cabina della coppia francese è la 2101 e la tizia ha nei capelli un fermaglio a forma di triangolo. 
 
Maura cerca di calmarsi sul ponte della nave stringendo un medaglione, come già aveva fatto dopo essersi svegliata dall’incubo/ricordo. Ora che possiamo ammirarlo meglio si può vedere che il medaglione ha un triangolo inciso, ma di tipo semplice, non quello del logo insomma. 
Al che arriva adult Jonas! Ah no, è solo lo stesso attore. Qualche chiacchiera e qualche commento sagace dopo arrivano anche gli uomini del capitano con una notizia bomba: stanno ricevendo a ripetizione un segnale con delle coordinate, probabilmente proveniente dalla nave dispersa. 

Il cambio di rotta ha mandato nel panico un sacco di gente. Forse stanno veramente tutti scappando da qualcosa come sosteneva la tizia invadente in verde durante la colazione. 
 
Ta dah, anche il capitano ha una busta con il triangolo. Indirazzata a Emyle, o Eyle, non capisco la scrittura. Forse è il suo nome, ancora non mi pare ci abbiano detto come si chiama il capitano, oppure mi è sfuggito. Anche la sua, come quella di Maura, sul retro riporta la scritta “What is lost, will be found” 

La signora invadente in verde, che apprendo chiamarsi signora Wilson, ha qualche legame con la ragazza giapponese e la sua domestica. 

Il capitano indice un incontro in sala da pranzo per comunicare il motivo e la destinazione del cambio di rotta, nessuno è contento e tutti brontolano, Lucien in particolare è molto agitato. 

Il ragazzo polacco sta mangiando in un posto in cui io avrei paura di cadere in mare. Continua a guardare la cartolina della statua della libertà che tra l’altro riporta un indirizzo di Brooklyn. 
Viene raggiunto dal clandestino travestitosi da marinaio e scopriamo che il nome del clandestino è Jérome mentre il ragazzo polacco si chiama Olek. La nave invece si chiama Kerberos. 

Il capitano se ne frega di quello gli dicono i suoi sottoposti e decide di andare con un gruppo di uomini sulla Prometheus alla ricerca di sopravvissuti. Maura lo convince a farsi portare in quanto potrebbe esserci bisogno di un dottore, e un marinaio che non si fa i fatti suoi lo convince a portare anche il prete spagnolo. Il prete ne farebbe volentieri a meno e mi sa anche che non è un vero prete… 

Sulla nave è tutto rotto e ribaltato, non c’è anima via, sinceramente dall’aspetto sembra essere abbandonata da ben più di quattro mesi. In mezzo a tutto il caos il capitano trova un nastro, cosa che per qualche motivo lo turba. 
Il telegrafo è distrutto. Si spera da poco perché fino a due secondi prima stava mandando segnali. 

Intanto sulla nave apprendiamo che la ragazza giapponese non solo porta una parrucca, ma che lei e la sua domestica stanno fingendo e attenendosi ad un piano. E si scopre anche che non è veramente giapponese! 
 
Sulla Prometheus i nostri eroi seguono uno scarabeo fino ad un armadio sprangato. Dentro c’è un bambino inquietante che dona una piccola piramide nera a Maura. Fingo che tutto questo abbia senso. 

Nel frattempo un tizio si issa sulla Kerberos, presumibilmente è arrivato a nuoto dalla Prometheus. Mister nuotatore si dirige alla cabina 1013, libera uno scarabeo, questo entra nella cabina e gli apre la porta. Fingo che pure questo abbia senso. 



E questo è tutto per il primo episodio. 
Per il momento non ci ho capito molto, ma per ora non credo ci abbiano dato abbastanza elementi per capirci qualcosa. Per il resto l’ho trovato promettente, tecnicamente è fatto benissimo e mi piacciono molto sia l’ambientazione che le atmosfere. Una cosa che ho apprezzato molto è che ogni attore parli la propria madrelingua senza essere doppiato.