giovedì 31 dicembre 2020

Gravy di Natale

Come accennavo nel post scorso, per il pranzo di Natale di soli conviventi mi sono cimentata in una sorta di arrosto alla Wellington. È venuto ok, buono, ma senza infamia e senza lode, quindi non si merita questo post. 
Quella che invece mi è venuta benissimo, tanto che sono giorni che me ne vanto, è la "gravy" che ho fatto per accompagnarlo. Veramente buona! Ottima per accompagnare non solo l'arrosto, ma anche le patate al forno. Fatta seguendo una ricetta scozzese volta al risparmio che ho trovato su questo sito
Quindi ecco qui la ricetta, con le mie annotazioni e modifiche (come se fossi una cuoca navigata). Aggiungo anche che come piatto si presta bene ad essere modificato, ci si può aggiungere/togliere cose a seconda dei propri gusti.

Ingredienti:
  • 2 cipolle grandicelle
  • 3 dadi da cucina - del tipo che preferite, di carne, di verdura, di umano, in questa occasione io ho usato quelli di verdure
  • 35 gr di marmellata di mirtilli rossi - purtroppo non ne avevo, quindi ho usato quella di lamponi e sinceramente ne ho messa un po' a caso, circa due cucchiai da cucina. Direi che va bene uguale e sinceramente ce ne sarebbe stata bene anche di più. Oltre che a metterla in questa ricetta consiglio di usare la marmellata anche come ulteriore accompagnamento, sulle patate arrosto è buonissima! 
  • 30 gr di farina - qui non c'è molto da dire
  • 40 gr di "soft spread" - questo non siamo ancora riusciti a capire cosa sia esattamente, direi della roba spalmabile tipo formaggio, ma manco mia sorella che in Scozia ci ha abitato continuativamente quasi due anni l'aveva mai sentito nominare. Quindi non l'abbiamo messo e nemmeno abbiamo messo un'alternativa, ma dato il risultato direi che se ne può anche fare a meno
  • un pizzico di erbe essiccate miste - non avevo una roba simile già pronta in casa, quindi ho fatto io un mix con quelle che avevo in cucina. Ho messo un pizzico di origano, un po' di rosmarino tritato al momento, aglio in polvere e noce moscata. Non ricordo se ho messo anche il timo, ma tanto con le erbe si può essere abbastanza elastici e andare a sentimento. Ho però usato quantità a caso, quindi immagino che non mi verrà mai più buona come questa volta. 

Procedimento:

Pelare le cipolle, tagliuzzarle un po', buttarle insieme a tutti gli altri  ingredienti in un tritatutto e frullare per bene, aggiungendo anche 300 ml di acqua fredda. 

Appunto personale: dopo attente riflessioni direi che nulla vieta di preparare un brodo (magari con le verdure fresche anziché i dadi) e usare direttamente 300 ml di quello raffreddato (in questo caso senza mettere i dadi nel frullatore però). Questo metodo dei dadi frullati è ottimo per non stare a preparare il brodo apposta, ma se magari già se ne sta cucinando per, che so io, i tortellini, allora tanto vale farne 300 ml in più da usare per la gravy.

Una volta frullato tutto per bene, in modo che sia perfettamente liscio, mettere in una sorta di casseruola/padella dal fondo spesso e portare a ebollizione. A questo punto abbassare la fiamma al minimo e lasciare cuocere per circa 40 minuti mescolando di tanto in tanto. La ricetta non ne faceva menzione, ma io ho aggiustato anche di sale e pepe.

La consistenza può essere più o meno densa a seconda del proprio piacere personale, se dovesse essere poco liquida si può aggiungere un po' d'acqua, al contrario basta lasciare addensare per più tempo. Un'altra cosa che viene quasi sempre aggiunta a questo tipo di salsa è il grasso in eccesso dell'arrosto, secondo me dovrebbe starci bene anche il grasso del brodo di carne. Però non ho provato nessuno dei due, magari in un'altra occasione. 

A presentarsi ha un colorito non propriamente bello, ma compensa con il sapore. 
Questa ricetta dovrebbe essere per quattro persone, ma sinceramente me ne è venuta una sbaraccata, comunque resta molto buona e gustosa anche riscaldata il giorno dopo. 

Questo è l'arrosto alla wellington con le patate,
nella salsiera alle sue spalle la gravy

venerdì 25 dicembre 2020

Buon Natale!

Post veloce per augurare Buon Natale! 
Natale atipico e probabilmente non particolarmente felice, ma spero che nonostante tutto il vostro sia un Natale sereno, sia che lo passiate soli in o compagnia.
Io quest'anno, per ovvie ragioni, niente cenoni e pranzoni con tutto il parentame, anzi, è adirittura la prima volta che lo passo a casa senza vedere nonne, zii e cugini. Avendo la "fortuna" di non potermi permettere una casa mia e di abitare ancora con i miei almeno non sarò sola come un cane, ma potrò passare le feste con genitori e fratelli. 
Data la situazione quest'anno non ho sentito granché lo spirito natalizio, né le decorazioni e i preparativi mi hanno messo addosso il classico buon umore da feste. Diciamo che che è stato un dicembre caratterizzato da una sorta di malinconia nostalgica e rassegnata. Come se non bastasse pochi giorni fa ho ricevuto una brutta notizia a cui potrebbe seguirne un’altra ancora più brutta nei prossimi giorni, forse settimane se le cose prendono una piega positiva. Dai miei ultimi post su instagram e twitter può sembrare che nonostante tutto io sia spensierata e di buon umore, in realtà è tutto un tentativo di cercare di distrarsi e non pensare alla vita vera. O forse l'espressione più adatta è "alienarsi dalla realtà". 
Tornando su una vena più leggera, l'intenzione è comunque quella di cercare di godersi il natale al meglio possibile e di trarne un po' di spensieratezza nonostante tutto. Quindi tanti regali sotto l'albero, principalmente fatti da me e mia sorella (ai miei genitori era stato categoricamente vietato di andare per negozi in mezzo alla bolgia, anche se credo che mia mamma abbia preso comunque dei pensierini mentre faceva la spesa). Ci è stato recapitato anche un cestone con i pacchetti da parte di zii e nonna. Mia zia continua a rimarcare che si tratta solo di "piccole sciocchezze", ma è bello ricevere anche le piccole sciocchezze, anzi, a volte sono più soddisfacenti loro dei grossi regaloni.
Il menù di quest’anno prevede un aperitivo leggero a base di mimosa, sottaceti e patatine, i classici tortellini in brodo come primo, di secondo un pseudo arrosto alla Wellington con contorno di patate arrosto, cavoletti di Bruxelles, insalata di rucola, noci e melograno (in realtà dovevano essere spinaci, ma al momento dell’acquisto mi sono confusa) e torta salata di spinaci e ricotta fatta a forma di stella che però è venuta brutta. Spero almeno sia buona. Ai dolci verrà servito il panone, salame di cioccolato e l’immancabile panettone. Non mancheranno gli alcolici, anche perché l’obiettivo primario di queste feste è di passare più tempo sbronzi che sobri, magari penso meno e mi dissocio di più. 
Ad ogni modo di nuovo Buon Natale, abbuffatevi e divertitevi il più che potete, prima o poi arriveranno tempi migliori!

mercoledì 16 dicembre 2020

Magic

I Royal Republic sono gli unici dai quali  quest'anno mi arrivano solo soddisfazioni e nessuna delusione.
Non paghi di aver rilasciato un singolo l'estate scorsa solo per il piacere di farlo, il 27 novembre ne hanno rilasciato un altro. Ecco quindi qui Magic (è più forte di me, ma ogni volta che leggo il titolo penso ad A Kind of Magic dei Queen).
Come con Superlove anche questo singolo non è al momento legato alla promozione di un album. E sempre come Superlove anche questo brano, pur essendo carino ed orecchiabile, non lo trovo però particolarmente degno di nota. Semplice senza pretese, gli manca però quel qualcosa in più. 
Oh, comunque più che rispettabile come canzone extra e lo ascolto con grande piacere, magari non come altri brani dei Royal Republic, ma non lo schifo, voglio dire. Forse perché più orecchiabile, ma Superlove mi era piaciuta di più, con questa non ho sentito molto il bisogno di ripetuti ascolti. C'è però da dire che l'han fatta uscire proprio a ridosso del livestream degli scozzesi, probabile quindi che fossi anche un po' distratta. 
A differenza di Superlove, Magic però non ha un video (per il momento almeno), ma soltanto un lyric video.

sabato 12 dicembre 2020

I got whammed!

Oggi, 12 dicembre 2020, alle ore 9:50 di mattina circa sono caduta al whamageddon e volata nel whamhalla.
Colpa di una nota stazione radiofonica che ha deciso di trasmetterne appena un paio di secondi, pochi ma abbastanza per farmi riconoscere la canzone e rendermi conto di aver perso. Ero in auto di altri e non stavo seguendo con attenzione il programma quindi potrei sbagliarmi, ma la mia impressione è che l'abbiano suonata apposta, di certo dopo hanno riso e scherzato di tutti quelli che sarebbero caduti per colpa loro. Maledetti! 
Comunque la più scema di tutti sono io che ascolto la radio.
Quest'anno pensavo fosse più facile, con il fatto che si esce poco o addirittura non si esce affatto. E invece.  Sono durata di più l'anno passato, caduta il 17 dicembre mentre facevo shopping natalizio. 
Per chi non sapesse di che cavolo sto parlando qua sotto le regole del Whamageddon, il survival game delle feste.



Non c'entra un tubo, ma mi sono resa conto che la mia foto profilo di blogger ha ben più di dieci anni, forse è il caso di cambiarla. 

venerdì 11 dicembre 2020

The Fratellis live nel salotto di casa

Qualche parola (cioè post chilometrico) sul concerto live stream dei Fratellis di due sabati fa. Va be', chi mi segue anche su altri social sa già come la penso perché mi avrà visto riversare complimenti a destra e a manca.
Innanzitutto è stato esattamente la dose di dopamina e serotonina di cui avevo bisogno, dati i tempi che corrono passare una serata piacevole in totale spensieratezza è stato davvero un toccasana. E tutto il lavoro di promozione fatto sui profili social nei giorni precedenti non ha fatto altro che aumentare l'entusiasmo al riguardo, tanto che andare all'ora di inizio ormai ero esaltata quasi come ad un concerto vero. Tra l'altro, dopo lunga ricerca, sono pure riuscita a racimolare cavi e adattatori giusti e collegare così il portatile alla tv, il che mi ha permesso di seguire lo spettacolo su uno schermo decente.

Live in Glasgow dalla location super segreta
che nessuno ci ha poi detto quale fosse


Alla fine il concerto era  pre-registrato, ma bisogna dire editato davvero molto bene, gli stacchi tra un brano e l'altro gestiti perfettamente e mi è piaciuta molto l'idea di posizionare Jon e Baz uno di fronte all'altro anziché voltati verso il pubblico (che effettivamente non c'era). Ottima anche la scelta di posizionamento delle telecamere, soprattutto quella messa di fronte a Mince, perché intanto per me è sempre un piacere vedere bene il batterista e il piacere è doppio e forse pure triplo quando il batterista in questione suona con così tanto entusiasmo e passione come fa Mince. Però avrei ripreso un po' di più Baz. Molto belli anche i giochi di luce, tutti sulla tonalità del fucsia violetto.
Giusto un paio di appunti: un po' troppo corto, speravo facessero almeno un'ora abbondante, invece han suonato poco più di cinquanta minuti. Come si usa dire, breve, ma intenso. Un'altra cosa che mi ha lasciato un pelo perplessa è stata la totale assenza di comunicazione. Vero che non sono una band particolarmente comunicativa, anche nei concerti normali si limitano proprio ai minimi sindacali lasciando che sia la musica a parlare per loro, ma almeno un "goodbye" finale non avrebbe fatto schifo, anche perché lo spettacolo si è concluso molto bruscamente e in un primo momento non capivo se fosse finito o se fosse la connessione ad avere qualche problema. 
Ma a parte questi piccoli dettagli lo spettacolo è stato di gran livello, ottima performance da parte di tutti e tre, considerato inoltre che non c'era un pubblico a dar loro la carica. È stato anche un piacere riuscire finalmente a sentire i backup vocals di Baz e Mince. Ho avuto però il vago sospetto che vocalmente Jon non fosse proprio in perfetta forma, forse è solo un'impressione mia, ma in un paio di occasioni mi è sembrato si sia cercato di evitare le note particolarmente alte o di tenerle troppo a lungo. Ad ogni modo la qualità della sua esibizione non ne ha risentito, anzi, ci son stati dei momenti che ha tirato fuori delle robe da farti venire i brividi lungo la schiena (chiedo scusa per questa piega, ma a quanto pare più invecchio più la mia parte adolescente invasata prende il sopravvento).
Mi è piaciuta molto la scelta dei tredici brani suonati, mi ha stupito l'assenza di alcuni titoli (come Sugartown e Laughing Gas, ero pronta a scommettere dei soldi sulla loro presenza), ma tutto sommato è stata una scaletta ben fatta.

Impostor: hanno aperto con questa è direi che è stata la scelta più azzeccata di tutte. La prima strofa infatti recita "You wear your mask and I'll wear mine", voglio dire, pura poesia iniziare con tali parole un concerto in tempo di pandemia.

Whistle For The Choir: come secondo brano un classicone imprescindibile, sinceramente non me l'aspettavo così presto in scaletta. Comunque è sempre un grande piacere ascoltarla, non credo mi stuferò mai di questa canzone, per quanto l'abbia ormai sentita in innumerevoli modi e occasioni riesce sempre ad emozionarmi come le prime volte. 

I've Been Blind: questa mi ha fatto veramente piacere sentirla, anche perché ritengo che la versione dal vivo sia molto più bella di quella dell'album. Non che quella dell'album non mi piaccia, anzi, ma credo che di tutto il disco sia uno dei brani che mi hanno colpito di meno. Invece dal vivo è uno di quelli che mi piacciono di più, anche all'ultimo concerto a Milano è stato uno dei pezzi che, di tutta la scaletta, mi ha più piacevolmente colpita. Inoltre, dal vivo o meno, questa canzone ha una batteria che adoro!

Stand Up Tragedy: questa già di partenza mi piace tanto, poi è così bella ritmata ed orecchiabile che si balla davvero bene per il salotto. E finalmente il piacere di ascoltare la versione dal vivo, all'ultimo concerto a Milano l'hanno fatta per prima e a parte che l'acustica in generale era un po' meh, mi sa che ancora non avevano tarato bene i microfoni o che so io perché l'unica cosa che son riuscita a sentire di questo brano è stata la batteria. 

Action Replay: ed eccoci ad una delle sorprese della serata. Il brano è un inedito, è tratto dal prossimo album ed è qualcosa di meraviglioso. In teoria per ora l'unica occasione in cui è stato possibile ascoltarlo è stata in versione lullaby fatta da Jon su instagram durante una sessione per spin magazine. Ma in pratica sono riuscita a bruciarmi anche questa (a piè di pagina il mirabolante racconto di come sia potuto accadere, ma dico subito che sono stata ingannata*). Come dicevo, la canzone promette davvero bene, è molto leggiadra e poetica, ma allo stesso tempo ha una bella base ritmica. La parte che più mi piace è la variazione centrale, lì prende proprio il volo. Mi è parso che questa versione live sia più interessante della versione ufficiale, ma è anche vero che ormai non ho più la memoria molto fresca sulla versione in studio.

Starcrossed Losers: questa mi sarei stupita se non l'avessero fatta, oltre ad essere uno dei singoli tratti dallo scorso album è anche uno dei brani più popolari, tra quelli più recenti. Sempre un piacere ascoltarla, di questo pezzo adoro la traccia di basso e l'incalzare della batteria prima dell'ultimo ritornello. 

Seven Nights Seven Days: questa è stata davvero una bella sorpresa, non tanto per la presenza, ma più che altro per la versione che ne hanno tirato fuori, davvero molto molto bella! Tanto da risultare uno dei brani più interessanti di tutto il repertorio, quando invece non sono mai stata particolarmente appassionata della versione dell'album, una canzone che trovo carina, ma nulla di più. In questa veste invece mi è piaciuta davvero molto!

Six Days in June: finalmente l'esordio dal vivo del primo (e per ora unico) singolo tratto da Half Drunk! Dal vivo si presenta davvero bene, poi è bella ritmata e trascinante, perfetta per il ballo da salotto. E non solo, credo che sarà molto divertente da ascoltare anche ad un vero e proprio concerto. 

Me And The Devil: qui non appena ho sentito le prime note sono saltata ad esultare sul divano. Ci tenevo tantissimo a sentirla! A parte che mi piace molto la canzone in se, dal vivo secondo me questa è pazzesca, ricordo di essere rimasta estasiata quando la sentii a Milano nel 2015, credo una delle migliori quella sera. Mi pare che ultimamente non sia stata suonata molto dal vivo, non era quindi tra i brani che davo per certi, anche se speravo la facessero.

Baby Fratelli: old but gold, sempre un piacere sentirla, peccato che la mia connessione non fosse d'accordo e abbia deciso di smettere di funzionare durante questo brano. Tempo di riconnettere tutto della canzone ho sentito poco, ma comunque una versione davvero bellina.

We Need Medicine: altra bella sorpresa, come la sua compagna di disco Seven Night Seven Days anche questa è stata eseguita in maniera diversa dal solito e anche questa in modo molto interessante. Forse non al punto da preferirla alla versione originale dell'album, ma mi è piaciuta davvero tanto! E poi scusa, vuoi forse non suonare una canzone con tale titolo durante una pandemia?

Henrietta: siamo ormai arrivati ai classici, insieme alla prossima e a Whistle questo è uno di quei brani che sai che non mancheranno mai in scaletta. Anche qui una versione molto bellina. 

Chelsea Dagger: come ultimo un brano immancabile e anche in questo caso rimaneggiato in maniera molto interessante! Personalmente eseguito così lo preferisco alla versione canonica, forse anche perché Chelsea non dico mi abbia stufato, ma viene suonata talmente spesso che ormai ha un po' il sapore della routine e una versione diversa rende l'ascolto più interessante. Non propriamente una sorpresa perché già altre volte l'hanno suonata in maniera simile, come in questa esibizione di cinque anni fa che è la mia versione preferita, tra l'altro Jon era particolarmente carico in quell'occasione o_o



Per rendere il post un po' più serio allego anche una recensione fatta da chi è addetto ai lavori, quindi più professionale e di gran lunga più oggettiva. Ma è anche vero che le mie non sono e non vogliono essere recensioni!


*chi preordina una qualche forma dell'album in uscita ha la possibilità di scaricare gratuitamente dallo store ufficiale i singoli man mano che questi vengono rilasciati. Ecco, una mattina a fine luglio scorso mi son trovata Action Replay nella sezione download. Esclamando un "fico, è uscito un nuovo singolo!" me lo sono scaricato e ascoltato circa quella decina di volte. Poi ho notato una cosa strana: il brano non era presente su spotify né su qualsiasi altro servizio di streaming. Ma cosa ancora più sospetta, nessun canale ufficiale della band stava facendo alcun tipo di promozione. E infatti, andare a fine giornata, la canzone è stata rimossa dalla sezione download. Evidentemente è stata resa disponibile per errore, ma intanto l'ho ascoltata abbastanza volte da imprimerla nella mente, diamine!