lunedì 28 febbraio 2011

Oscar

A mio parere il premio oscar non vale una cippa come indicatore di qualità (discorso che in realtà potrei estendere a qualsiasi tipo di premio), inoltre l'hanno dato perfino a Sandra Bullock e Nicolas Cage, ovvero nemmeno per scherzo potrei ritenerlo qualche cosa di serio.
Però per qualche motivo mi piace guardare la premiazione, finendo inevitabilmente per appisolarmi davanti al televisore, un po' perché alle tre del mattino è normale che mi capiti, un po' perché tempo che inizino le premiazioni la mia mente è già bella annoiata dalla visione dell'ancor più inutile tappeto rosso. 
Perché abbia visto anche la cerimonia del tappeto rosso rimane per me un mistero (demenza probabilmente), forse speravo di vedere porre all'attore di turno almeno una domanda seria inerente al suo lavoro e non al suo vestito. 
Che illusa. 
Ad ogni modo ora sono stanca e ancora più pigra del solito e non ho voglia di riportare tutti i vincitori, quindi molto più velocemente e scansafaticamente posto un link dove i suddetti vincitori sono già stati riportati da qualcuno con più sbuzzo di me. 


Forse quando sarò più sveglia editerò questo post in qualche cosa di più serio. Ripensandoci anche no.

venerdì 25 febbraio 2011

Topolino cantante?

Stavo spulciando tra brani che non ascoltavo da tempo finché sono giunta a questo pezzo dei Dexy's Midnight Runners... avevo dimenticato quanto il modo di cantare mi sembrasse Topolino o_O


Anche se c'è chi la voce di Topolino la fa meglio ;)

martedì 22 febbraio 2011

Una passeggiata nei boschi... con le ciaspole

Questo fine settimana insieme a mia mamma ho partecipato ad uno dei viaggi organizzati dalla sua sede di lavoro, destinazione Recoaro Terme, per un fine settimana all'insegna delle ciaspole. Non vi dico quanto mi sono divertita!
Si è iniziato venerdì, giorno del nostro arrivo, dopo cena la guida ci ha portato subito a fare un breve giro lungo il Sentiero Dei Grandi Alberi. E' stato molto affascinante ciaspolare nella notte, con l'aria fredda che ci pizzicava le guance e la luce di una meravigliosa luna piena a rischiararci la via.
Sabato invece tutto il giorno su per monti sotto un cielo limpidissimo (fortuna che la guida aveva degli occhiali da sole da prestarmi, io pirla avevo lasciato a casa i miei) e una volta giunti al rifugio pranzo al sacco con il cestino preparatoci al mattino dall'albergo.
Ma la cosa più bella e interessante l'abbiamo fatta domenica mattina. Chi di noi aveva voglia (pochissimi, ma peggio per loro) si è potuto unire ad un altro gruppo per partecipare ad una ciaspolata di stampo naturalistico/ambientale tra i boschi di Recoaro Mille, tra l'altro la leggera nevicata che scendeva quel giorno rendeva il tutto molto suggestivo e incantevole. 
La guida (simpaticissima, oltre che molto competente) ci ha mostrato le caratteristiche e le particolarità delle piante man mano che le incontravamo, spiegandoci come riconoscerle e arricchendo il tutto con curiosità e interessi di stampo culturale. Ad esempio ci ha spiegato il perché della presenza di numerosi tigli: verso l'anno mille discesero i cimbri dalla germania e secondo le loro credenze religiose il tiglio era un albero sacro. Sempre in relazione alla loro fede si rifanno inoltre molti toponimi del territorio: ad esempio la Val Frenzela è l'italianizzazione di Freyentaal, ovvero località dedicata alla dea Freya.
Oltre l'aspetto floristico abbiamo trattato anche quello faunistico: ci è stato mostrato il giaciglio di un capriolo, negli alberi abbiamo visto i fori eseguiti dai picchi e ci è stato spiegato quanto questo volatile sia utile all'ecosistema, ci è stata insegnata la differenza di forma del singolo pelo di tasso da quello di altri animali e sempre del tasso si è parlato della sua vita sociale e della sua dimora; più tante altre cose che ora non sto qui ad elencare altrimenti non la finisco più.
Il soggiorno è stato più che piacevole, l'albergo era assai confortevole e il personale molto disponibile, oltre che cordiale. C'era a disposizione perfino la sauna, dopo la ciaspolata di sabato ne abbiamo approfittato tutti, per poi concludere con bagno caldo in vasca idromassaggio all'aperto sul tetto, circondati dalle cime innevate.
Per non parlare poi del cibo! Ci siam fatti delle mangiate che non vi dico, tra polenta con baccalà, faraona ripiena, pasta con zucchine e anitra, involtino di asparagi (solo per dirne alcuni) e colazioni principesche ci siamo rimpinzati a dovere. Insomma, ci hanno trattato davvero bene!
La cittadina in sè invece non mi ha entusiasmato più di tanto, alcuni edifici d'epoca con i terrazzini liberty erano davvero belli per carità, ma c'erano anche delle case molto brutte, inoltre un po' per il periodo (bassa stagione) un po' che buona parte del paese era trascurato e abbandonato a se stesso, l'aria che si respirava era piuttosto deprimente. Però devo dire che quelle antiche ville senza più vita  infondevano anche una vaga aura stranamente attraente di decadenza mista a nostalgia.
Villa Margherita... bellissima e abbandonata :(
Nel caso a qualcuno interessasse allego i link del sito delle guide (dove potete trovare le attività in programma), il sito di Recoaro Terme e il sito del nostro albergo.

lunedì 14 febbraio 2011

White Limo

Diffuso ieri, ecco il video di "White Limo", uno dei brani nel nuovo album dei Foo Fighters in uscita l'11 o 12 aprile, a seconda dei posti (lo fanno uscire giusto per il mio compleanno, che simpatici :D)
Ospite d'eccezione, alla guida della suddetta "White Limo", c'è Lemmy Kilmister dei Motorhead!
Presenti nel video anche Pat Smear, tornato ad essere ufficialmente membro della band, e la moglie di Dave Grohl.



Direi che questo rientra nel filone dei loro video dementi XD 3 gennaio 2012?! Fico, la white limo allora è una macchina del tempo!
Per quanto riguarda il brano... l'ho ascoltato poco, giusto un paio di volte, c'è da dire che musicalmente mi piace molto, peccato però che questo modo di cantare non sia dei miei preferiti. Va be', pazienza, non si può aver tutto ;)

San Valentino... o festa del consumo?

Sulla scia degli Stati Uniti, San Valentino è diventata una festa popolare laica che serve per incrementare i consumi e conseguentemente la produzione. In realtà il calendario liturgico vi festeggia, dopo la riforma del 1970, i Santi Cirillo e Metodio che, vissuti nel IX secolo, furono gli evangelizzatori della Russia. Un tempo la loro festa cadeva il 7 luglio, mentre il 14 febbraio era dedicato a san Valentino, oggi cancellato dal calendario universale perché poco significativo per la Chiesa. Ma la cancellazione non ha avuto alcun effetto, tant’è vero che gli almanacchi e i calendari continuano a registrarne il nome aggiungendo quelli dei due evangelizzatori degli Slavi. D’altronde, troppe erano le usanze e troppi soprattutto gli interessi commerciali connessi alla festa perché la decisione del Consiglio per la riforma liturgica avesse qualche effetto.

Su san Valentino, vescovo e patrono di Terni, poco si sa se non che venne decapitato a Roma nel 273, durante la persecuzione di Aureliano. Una tarda passio sostiene che fu sepolto in un cimitero nei pressi di Terni, sul quale sarebbe poi sorta una basilica, trasformata radicalmente nel 1618. Qualche anno prima, il 21 giugno 1605, il vescovo, Gianantonio Onorato, aveva ritrovato il corpo del santo patrono e lo aveva riposto in una cassa di piombo.

Quanto alla passio, anteriore all’VIII secolo e la cui attendibilità è più che dubbia, narra che il vescovo Valentino, celebre per le sue doti di taumaturgo, era stato invitato a Roma dal retore e filosofo Cratone perché ne guarisse il figlio, il cui dorso di era talmente incurvato da costringerlo a tenere il capo fra le ginocchia. Valentino promise la guarigione a patto che tutta la famiglia s’impegnasse a convertirsi. Così avvenne: si convertirono anche tre giovani ateniesi, allievi del filosofo, Proculo, Efebo e Apollonio. La notizia era troppo clamorosa per passare inosservata; sicché il prefetto Placido fece imprigionare Valentino cercando invano di spingerlo a sacrificare agli dei. A nulla valsero le esortazioni e neppure una bastonatura: fu condannato alla decapitazione. Quando i carnefici si furono allontanati, i tre giovani, raccolto il corpo, lo trasportarono a Terni seppellendolo in un cimitero del suburbio che avevano acquistato. Anch’essi vennero poi decapitati.

Alla stessa data è ricordato poi un altro san Valentino, commemorato anche da Beda e decapitato, secondo la leggendaria Passio maris et Marthae, nel III secolo per ordine dell’imperatore Claudio il Gotico sulla Via Flaminia, dove Papa Giulio I costruì una basilica. In realtà, questo secondo Valentino non è mai stato un santo, ma semplicemente il benefattore che finanziò la costruzione della basilica e perciò le diede, secondo la tradizione dell’epoca, il nome: nella biografia di Giulio I (337-52) del Catalogo liberiano è scritto infatti che facit [...] basilicam via Flaminia mil. II quae appellatur Valentini. Tra il V ed il VI secolo si cominciò erroneamente a venerarlo, com’è accaduto per molti altri benefattori che avevano fondato chiese a Roma, e talvolta a confonderlo con il vescovo di Terni.

Nel tempo le due figure si sono fuse fino a dare origine ad un solo Valentino, alla cui popolarità contribuì Jacopo da Varagine parlandone, nella Legenda aurea, come di un venerabile sacerdote che l’imperatore, incuriosito dalla sua fama, convocò a palazzo. “Perché non vuoi essere nostro amico” gli chiese “adorando gli dei e rinunciando alle tue superstizioni?” E Valentino: “Se tu conoscessi la grazia di Dio non diresti così: ma disprezzeresti i tuoi idoli e adoreresti il Signore che è nei cieli”. E continuò a parlare dimostrando che l’unica fede vera e santa era quella nel Cristo. Fu così eloquente e persuasivo che l’imperatore non poté fare a meno di esclamare: “Romani, quest’uomo parla con molta sapienza”.

Il prefetto, presente al colloquio con altri cortigiani, cominciò a preoccuparsi di una possibile conversione di claudio. Lo richiamò allora al suo dovere: “L’imperatore viene ingannato” esclamò. “Dovremo dunque abbandonare ciò che abbiamo considerato vero sin dall’infanzia?”. Quelle parole ricondussero l’imperatore al rispetto delle sue funzioni di pontefice massimo della religione romana. E tuttavia, non volendo perseguitare il santo sacerdote, si limitò ad affidarlo in custodia ad un nobile. Quando Valentino fu entrato nel palazzo di costui esclamò: “Signore Gesù Cristo, luce vera, illumina questa casa affinché i suoi abitanti ti riconoscano Dio”. “Sento che invochi Cristo come luce” gli rispose il nobile. “Ebbene, se egli illuminerà la figlia mia che è cieca, farò quello che vorrai”. Valentino si raccolse in preghiera e non passò un minuto che la fanciulla, oh miracolo!, recuperò la vista, e tutti, narra Jacopo da Varagine, abbracciarono la fede di Cristo. Allora l’imperatore ordinò che Valentino fosse decapitato: era all’incirca l’anno del Signore 280.

Successivamente le due figure sono state nuovamente distinte. Ma torniamo al vescovo di Terni, nella cui leggenda non appaiono innamorati. Com’è potuto allora nascere questo patronato? Ne furono responsabili indiretti i benedettini, che nel primo Medioevo custodivano la basilica. Essi diffusero il culto del santo nei loro monasteri fino alla Francia e all’Inghilterra, dove il suo patronato è sorto per una coincidenza calendariale. Infatti, nel tardo Medioevo, quando il 14 febbraio corrispondeva in realtà alla fine del mese a causa del calendario giuliano, in anticipo rispetto all’anno solare di circa undici giorni, nacquero alcuni proverbi ad annunciare l’ormai prossima primavera. La temperatura si intiepidiva, gli uccellini cominciavano a cantare sugli alberi e ad accoppiarsi: sicché nacque il proverbio Per San Valentin la lodola fa il nidin e Per San Valentino fiorisce lo spino. Agli amori degli uccellini si ispirò anche il proverbio A San Valentino ogni valentino sceglie la sua valentina e insieme con esso la festa dei fidanzati i quali in Inghilterra, fino al XV secolo, cominciarono a scambiarsi i bigliettini teneramente scherzosi.

Più tardi, per giustificare il patronato, si idearono delle leggendine zuccherose come quella che si racconta a Terni: c’era una volta una bella fanciulla di nome Serapia, che si era innamorata di un centurione pagano, Sabino. Quando i due giovani riuscirono a vincere finalmente le resistenze dei genitori, grazie anche al battesimo di Sabino, si scoprì che Serapia era tisica: dopo qualche mese non riusciva nemmeno più a levarsi dal letto. Fu chiamato al capezzale della moribonda il vescovo Valentino, al quale il fidanzato chiese di non essere separato dall’amata. Il desiderio fu esaudito: morì abbracciato a Serapia. Una leggenda recente, di origine americana, narra invece che Valentino, sentendo litigare due fidanzati che stavano passando oltre la siepe del suo giardino, uscì loro incontro e donò loro una miracolosa rosa rossa, che ebbe la virtù di riconciliarli. I due giovani vollero poi che fosse proprio Valentino a benedire la loro unione; quando la notizia si diffuse, molte altre coppie chiesero di essere benedette da lui; e così il vescovo, non potendo accontentarle tutte separatamente, stabilì che vi fosse un giorno, il 14 febbraio appunto, dedicato ad esaudire questa richiesta.

Una variante anglosassone narra che il vescovo aveva l’abitudine di offrire alle coppie di giovani che passavano davanti al suo giardino un fiore. Due di tali giovani si sposarono con la benedizione del vescovo. La notizia si diffuse e da quel momento tutte le coppie ternane e dei dintorni vollero la sua benedizione nuziale; sicché Valentino divenne il protettore degli innamorati.

Vi fu anche chi volle ricollegare la festa degli innamorati ai Lupercalia, che cadevano il 15 febbraio, sostenendo che nel 496 papa Gelasio, per estirpare questo rito che alcuni pagani continuavano a celebrare, fissò al giorno precedente la festa degli innamorati: e siccome proprio il 14 si festeggiava San Valentino, il vescovo ternano diventò il loro protettore. Ma è un’interpretazione che non si basa su alcun documento: si sa solo che il papa protestava per la sopravvivenza della cerimonia pagana. D’altronde i Lupercalia [...] avevano una valenza del tutto diversa.

Un’ultima ipotesi, completamente infondata, fa risalire il patronato sugli innamorati al 1465, quando Paolo II autorizzò il cardinale Giovanni di Torquemada a fondare l’arciconfraternita della Santissima Annunziata, che doveva procurare la dote per le fanciulle povere: sede della confraternita fu Santa Maria sopra Minerva. Era una coincidenza o il cardinale volle proprio fissarla al 14 febbraio avendo saputo della festa degli innamorati, ormai popolare nell’Europa del Nord? In ogni modo non fu certo quell’iniziativa ad ispirare il patronato sugli innamorati, tant’è vero che a Roma non si celebrava la ricorrenza.

La distribuzione delle doti, alle quali contribuirono poi altri prelati e pontefici, tra cui Urbano VII che lasciò alla confraternita tutto il suo patrimonio, diventò così una celebrazione festosa per le ragazze romane in età da marito, che assistevano, quel giorno, alla messa officiata dal papa e sfilavano in processione.

La festa di San Valentino è poi emigrata in Inghilterra e di là in America, da dove è tornata da noi trasformata in una laica ricorrenza, per la quale non ci si accontenta più, come un tempo, di scambiarsi bigliettini affettuosi o scherzosi, detti “valentini”, o un fiore, magari una di quelle margheritine che spuntano ai primi di febbraio nell’Italia centromeridionale, ma è quasi d’obbligo il regalo costoso; come accade, d’altronde, per le altre feste del consumo indotto, da quellla della Mamma, la prima domenica di maggio, a quella del Papà il 19 marzo, promosse da pubblicitari ed industrie per incrementare la produzione insieme con gli sprechi, l’avidità e l’insoddisfazione del volgo. E non ci stupiremmo se in futuro fiorissero la festa del fratellino, della zia, del cane, del gatto o del canarino.

"Calendario" di Alfredo Cattabiani
(grassetto mio)

domenica 13 febbraio 2011

Se non ora quando - 2

Stanca, ma davvero soddisfatta!
C'era moltissima gente che vi ha partecipato, non ho mai visto così tante persone ad una manifestazione, fatta eccezione per quella riguardo la libertà di stampa tenutasi a Roma nell'ottobre 2009. 
Prima che tutti riuscissero a mettersi in cammino la testa del corteo era ormai giunta a destinazione in Piazza Maggiore.
Di seguito qualche foto dell'evento: 
Già numerosi sul treno della suburbana... e non eravamo nemmeno a Zola!
Via Indipendenza

Se non ora quando

Per chi necessita di informazioni (anche se a sto punto le informazioni uno dovrebbe essersele già procurate, ma non si sa mai) riguardo la mobilitazione delle donne "se non ora quando" che si tiene oggi, qui a Bologna l'appuntamento è alle 14.30 in Piazza XX Settembre.
Io ci sarò ovviamente.


sabato 12 febbraio 2011

La mia vita da canaglia viola

Dopo che la neve mi ha impedito più volte di prendervi parte, ieri ho finalmente partecipato alla nuova avventura a Star Wars Role playing game!
Il mio personaggio, di nome Aria uncavolodicognomeassurdo, è una canaglia Twi'lek di colore viola con al suo servizio un Wookie da usare come scudo durante i combattimenti. 
Ecco un paio di esempi di Twi'lek viola trovati sul web:
picture by DR-Husar

picture by Mercy
Mangio muffe coltivate, parlo con accento francese e i lekku che mi spuntano dalle testa mi permettono di comunicare telepaticamente con i miei simili. Oltre a essere zone erogene. 
QUI altre curiosità sui Twi'lek.
Attualmente vivo nei bassifondi del pianeta città Taris, dove pare si stia diffondendo un'epidemia e quindi pullulante di infetti. Insomma, non mi bastava sognarli troppo spesso, ora me li ritrovo pure nei giochi di ruolo!

martedì 8 febbraio 2011

Bollettino settimanale su danza del ventre

Ed ecco il consueto aggiornamento settimanale su danza del ventre :D
L'attività propostaci oggi da Chiara è stata creare una coreografia di gruppo in totale libertà, senza il suo aiuto insomma. Per quel che mi riguarda devo dire che è stata una delle lezioni più divertenti fino ad adesso, in un'ora non siamo riuscite a concludere ovviamente, ma continueremo la prossima volta, in modo da poter coinvolgere anche le ragazze che oggi erano assenti.
Il brano su cui abbiamo lavorato è "Hips Don't Lie" di Shakira. Non sono particolarmente appassionata di Shakira, ma del resto non è che mi dispiaccia e ad ogni modo non l'avevo mai ascoltata prima d'ora con l'ottica di prepararci sopra un balletto ;)


Prima o poi comunque, vuoi per compito o per i fatti miei, voglio preparare una coreografia su questa bellissima canzone *_*

giovedì 3 febbraio 2011

Schiaccio Fagiani

Questa canzone è "meravigliosa"! XD


E' quasi ai livelli dell'ormai leggendaria "Carcinaccio"!

mercoledì 2 febbraio 2011

2 Febbraio, il giorno delle crêpe


In Francia il 2 febbraio si celebra il giorno delle crêpe.
La Candelora, è il giorno delle crêpe. E’ anche una festa cristiana che celebra la presentazione di Gesù al Tempio. La tradizione delle crêpe si deve a un papa, del V secolo, che avrebbe fatto distribuire delle crêpe ai pellegrini giunti a Roma in tale data. Le origini di questa festa dunque sono molto antiche. Molto più antiche della festa cristiana.
Nella Roma antica, la festa dei Lupercali veniva celebrata in tutto l’Impero e aveva luogo nel mese di febbraio, corrispondente alla fine dell’anno romano, che cominciava il 1° marzo. Un capro veniva sacrificato nella grotta del Lupercale (ai piedi del monte Palatino) dove, secondo la leggenda, la lupa aveva allattato Romolo e Remo…
Nel corso del Medio Evo, quindi la Chiesa sostituì con la propria festa quella dei Lupercali, per celebrare la Presentazione di Gesù al tempio. La tradizione richiedeva che nelle chiese, a mezzanotte, venissero accese delle candele, simbolo di purificazione, per ricordare che il Cristo è la luce del mondo. I cristiani quindi riportavano queste candele a casa loro per proteggere la propria famiglia. Il nome francese di questa festa diventata laica, la Candelora, ricorda quindi le sue lontane origini: la festa candelarum o festa delle candele.
Purificazione, fertilità, nascita e ultima festa del ciclo natalizio… le crêpe riassumono tutti questi simboli. Farle saltare alla luce delle candele – con una moneta d’oro, un franco o un euro in mano – è una promessa di prosperità per il nuovo anno.
Le mie preferite sono quelle salate. Non che disdegni quelle dolci però!

Oggi sono in vena di scemenze


Quando lo facevo alle elementari non mi è mai venuto un risultato così fico!
Se veniva pure "Kokkola" e "agente segreto" sarebbe stato perfetto XD

Behold... My Future
I will marry un batterista.
After a wild honeymoon, We will settle down in Bologna in our fabulous House.
We will have 4 kid(s) together.
Our family will zoom around in a multicolore furgoncino hippie.
I will spend my days as a scrittrice, and live happily ever after.
whats your future



Queste le opzioni che avevo scelto



Pensa se venivo mendicante sposata al re dei malvagi, abitante in una palude e mezzo di locomozione pattini a rotelle color cacchina... se non altro con il re dei malvagi  per marito non ci si annoia di sicuro!

martedì 1 febbraio 2011

Due passi nell'arte

Nonostante la neve abbia fatto il possibile per impedirci di andare, ieri Tizia ed io siamo riuscite a visitare l'ArteFiera. 
Come al solito c'erano alcune opere che ci hanno lasciato un po' perplesse (tipo il filmato della donna che andava in giro con le gambe rimosse digitalmente), ma non sono di certo mancate quelle belle e interessanti.
Ad esempio una fatta con le punte di scarpa...

Aah di Nari Ward
...e una fatta di barchette di carta. La didascalia sui materiali ci teneva a precisare che l'opera non era fatta con carta, bensì con barchette di carta.

Emilia oro di Riccardo Gusmaroli
Bellissima anche questa creata con le classiche bottigliette di plastica.

Meduse di Enrica Borghi
Di ferro invece erano le opere di Giovanna Bolognini, tutte molto belle.
Ne ho fotografate giusto tre.

Da sinistra verso destra Brandelli di Pensiero II, Tracce di Memoria II e Tracce di Memoria I  di Giovanna Bolognini.

Attirava l'attenzione questo enorme orso di bronzo.

La Grande Ourse di Francois-Xavier Lalanne
Ogni tanto mancavano i dettagli, tipo il titolo e i materiali, come nel caso di questa opera di Lucy & Jorge Orta.


Dal vero rendeva di più... 
Bellissima questa opera composta da dadi da gioco.

Secretions di Tony Cragg
Altre opere degne di nota...

Ninfee (omaggio a Monet) di Sun-Rae Kim, carta gomma e legno
Boy with the balloons di Tommi Toija, painted ceramica metal acrylic
Litter di Patricia Piccinini, silicone vetro resina ferro capelli umani pelliccia di volpe
Sei lune nere di Carla Tolomeo, marmo nero
Pneu vanite di Stefano Bombardieri, terracotta
Senza titolo di Jorge Mayet
Di seguito una delle bellissime opere di Kaarina Kaikkonen di cui purtroppo mi son dimenticata di pender giù il titolo. Provate a cercarne altre su google, sono davvero spettacolari!

Un'opera di Kaarina Kaikkonen
Molte erano le opere a cui l'artista non ha dato il titolo... come questa sottotitolata però "guerriero". Quel che mi viene da domandarmi è: ma "guerriero" non poteva essere direttamente il titolo?

Senza titolo (guerriero) di Roberto Crippa
Questa invece il titolo l'ha, bellissimo tra l'altro: "Un uccello compra da un altro uccello una bussola per un viaggio in America"! Presa dal titolo ho dimenticato di segnarmi il nome dell'artista.

Un uccello compra da un altro uccello una bussola per un viaggio in America
Ecco tre bellissime opere, realizzate completamente in ceramica, di Bertozzi & Casoni, artisti che avevo già avuto modo di ammirare nelle scorse manifestazioni. Cercate su google images altre creazioni di questa coppia di artisti, sono davvero molto particolari.

Sedia elettrica con farfalle


Questi sono alcuni ritratti di famosi musicisti, purtroppo dalla foto non si riescono ad apprezzare a dovere, senza contare che ce ne erano davvero molti altri da ammirare. Se cercate su Google "Rockstars" di Fausto Gilberti potete vederne alcuni.

Rockstars di Fausto Gilberti
L'immancabile Fontana, anche se quest'anno il numero delle sue opere era assai ridotto rispetto agli anni scorsi, quando all'ArteFiera sembrava non esserci altro che lui. Eccone una un po' diversa dai suoi classici quadri con taglio, nonostante porti lo stesso, solito, titolo.

Concetto Spaziale di Lucio Fontana
Due opere interessanti di cui purtroppo non ricordo né il titolo né l'autore.

Due tizi che sono morti mentre facevano sesso sul pavimento e che nessuno si è preso la briga di spostare (o erano due concorrenti della versione hard del grande cadavere?)
Un uomo dall'aspetto interessante. La donna sulla sinistra invece si è infilata in mezzo mentre scattavo.
Per ultime un paio di foto scattate pensando al nostro Game Master.
Per prima una poltrona che potrebbe usare durante le nostre sessioni di gioco.
Che figata di poltrona! Fa molto signore del male
Poi Darth Vader e Minnie senza veli, come riposta al da lui inviatoci "Paperino Pantaloni".

Minnie pare scioccata all'idea di esser vista nuda. Darth Vader invece sembra soddisfatto.
Vi state domandando chi o cosa sia Paperino Pantaloni? 
E' una striscia (se così la si può chiamare) piuttosto pittoresca che vede protagonista Paperino, se la cercate su google la trovate subito. Scusate se non ve la posto direttamente qui, ma non vorrei dover mettere l'avviso "contenuto adatto solo agli adulti" al blog .

EDIT: vi rimando al blog di Tizia per un resoconto della giornata.
Altra cosa, anche se non ho fatto foto al riguardo vorrei segnalarvi l'artista Laurina Paperina, potete ammirarne i disegni e le animazioni sul suo sito ufficiale.