Questo fine settimana insieme a mia mamma ho partecipato ad uno dei viaggi organizzati dalla sua sede di lavoro, destinazione Recoaro Terme, per un fine settimana all'insegna delle ciaspole. Non vi dico quanto mi sono divertita!
Si è iniziato venerdì, giorno del nostro arrivo, dopo cena la guida ci ha portato subito a fare un breve giro lungo il Sentiero Dei Grandi Alberi. E' stato molto affascinante ciaspolare nella notte, con l'aria fredda che ci pizzicava le guance e la luce di una meravigliosa luna piena a rischiararci la via.
Sabato invece tutto il giorno su per monti sotto un cielo limpidissimo (fortuna che la guida aveva degli occhiali da sole da prestarmi, io pirla avevo lasciato a casa i miei) e una volta giunti al rifugio pranzo al sacco con il cestino preparatoci al mattino dall'albergo.
Ma la cosa più bella e interessante l'abbiamo fatta domenica mattina. Chi di noi aveva voglia (pochissimi, ma peggio per loro) si è potuto unire ad un altro gruppo per partecipare ad una ciaspolata di stampo naturalistico/ambientale tra i boschi di Recoaro Mille, tra l'altro la leggera nevicata che scendeva quel giorno rendeva il tutto molto suggestivo e incantevole.
La guida (simpaticissima, oltre che molto competente) ci ha mostrato le caratteristiche e le particolarità delle piante man mano che le incontravamo, spiegandoci come riconoscerle e arricchendo il tutto con curiosità e interessi di stampo culturale. Ad esempio ci ha spiegato il perché della presenza di numerosi tigli: verso l'anno mille discesero i cimbri dalla germania e secondo le loro credenze religiose il tiglio era un albero sacro. Sempre in relazione alla loro fede si rifanno inoltre molti toponimi del territorio: ad esempio la Val Frenzela è l'italianizzazione di Freyentaal, ovvero località dedicata alla dea Freya.
Oltre l'aspetto floristico abbiamo trattato anche quello faunistico: ci è stato mostrato il giaciglio di un capriolo, negli alberi abbiamo visto i fori eseguiti dai picchi e ci è stato spiegato quanto questo volatile sia utile all'ecosistema, ci è stata insegnata la differenza di forma del singolo pelo di tasso da quello di altri animali e sempre del tasso si è parlato della sua vita sociale e della sua dimora; più tante altre cose che ora non sto qui ad elencare altrimenti non la finisco più.
Il soggiorno è stato più che piacevole, l'albergo era assai confortevole e il personale molto disponibile, oltre che cordiale. C'era a disposizione perfino la sauna, dopo la ciaspolata di sabato ne abbiamo approfittato tutti, per poi concludere con bagno caldo in vasca idromassaggio all'aperto sul tetto, circondati dalle cime innevate.
Per non parlare poi del cibo! Ci siam fatti delle mangiate che non vi dico, tra polenta con baccalà, faraona ripiena, pasta con zucchine e anitra, involtino di asparagi (solo per dirne alcuni) e colazioni principesche ci siamo rimpinzati a dovere. Insomma, ci hanno trattato davvero bene!
La cittadina in sè invece non mi ha entusiasmato più di tanto, alcuni edifici d'epoca con i terrazzini liberty erano davvero belli per carità, ma c'erano anche delle case molto brutte, inoltre un po' per il periodo (bassa stagione) un po' che buona parte del paese era trascurato e abbandonato a se stesso, l'aria che si respirava era piuttosto deprimente. Però devo dire che quelle antiche ville senza più vita infondevano anche una vaga aura stranamente attraente di decadenza mista a nostalgia.
Villa Margherita... bellissima e abbandonata :( |
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