giovedì 29 novembre 2012

Tazza dei mesi con piattino porta biscotti incorporato

Tempo fa Tizia ed io conversavamo di tazze da tè su msn. Non sto a spiegarvi il perché tanto non credo interessi a qualcuno. E sì, noi chattiamo ancora tramite msn, in barba a chi (tipo mio fratello) ci considera antiquate.
Cercando su internet una foto di una tazza come la mia per farle vedere com'è fatta, ho scoperto che la suddetta foto non esiste. Allora, non è che la mia tazza sia fatta in maniera tanto assurda da ipotizzare che la possegga solo io, è una della classica serie delle tazze inglesi a tema mesi dell'anno. Solo che, a differenza delle solite, la mia ha il piattino allungato da una parte per fare da porta biscotti.
La situazione mi è parsa insostenibile! Come può il web non possedere un'immagine di questo modello di tazza, che poi le persone che la cercano non trovano nulla e rimangono profondamente turbati dall'insuccesso? Bisognava fare qualche cosa e il modo migliore per riparare a questa mancanza è caricare di persona la foto mancante!
Detto fatto ho fotografato la mia tazza e ora la posto qui, così se in futuro qualcuno cercherà tazza dei mesi con piattino porta biscotti incorporato troverà effettivamente qualche cosa.


La tazza mi è stata regalata da una zia anni fa, la scelta è ricaduta su quella con il mese di febbraio ufficialmente perché non era più disponibile quella di aprile, ma la vera verità è che mia zia si è confusa sul mio mese di nascita.

mercoledì 28 novembre 2012

Post scritto una settimana fa, ma postato adesso perché sì


Locandina un po' fuorviante ad essere sinceri...
Ogni tanto capita che riesca a trovare il tempo (e i soldi) per andare al cinema, soprattutto quando il film in questione mi ispira parecchio. 
A dire il vero al cinema ormai ci vado a vedere solo i film che mi ispirano parecchio, è triste lo so, ma lo è anche sborsare i soldi per un biglietto sempre più caro. Se poi "vicino" hai solo multisala non hai nemmeno chissà quale scelta.
Il film che mi infervorava così tanto era 7 Psicopatici, un po' perché c'è Sam Rockwell nel cast, un po' perché anche il resto del cast non è male e un po' perché sembrava interessante a prescindere.
Fortunatamente non ho preso una cantonata, il film meritava eccome! Molto divertente e surreale, nonsense e humor nero a palate, bei dialoghi, bella fotografia e molto metacinema, che a me gusta sempre.
Non penso però sia adatto a chi è in cerca di una visione leggera e superficiale, è sì divertente, ma non demenziale come viene invece etichettato in alcune recensioni. 
Ottimi gli attori, specie Walken e Rockwell, bellissimo inoltre il personaggio di Tom Waits. 
In generale buono anche il doppiaggio, peccato solo che Sam Rockwell con la voce di Turk di Scrubs non si possa proprio sentire! Non che sia colpa del doppiatore, è proprio il tipo di voce che non si addice non solo al personaggio, ma nemmeno all'attore.
Ad ogni modo 7 Psicopatici mi è piaciuto davvero molto, vi consiglio di andarlo a vedere, sempre che si trovi ancora, purtroppo non mi pare abbia avuto una gran distribuzione nelle sale.

Per vedere 7 Psicopatici ho però snobbato il concerto dei Queen nella sala a fianco. Insomma, era un concerto già visto (anche se questa rimasterizzazione prometteva immagini inedite), tratto dallo stesso tour di un altro concerto già largamente diffuso in dvd e sempre di un concerto degli anni ottanta si trattava. Per qualche arcano motivo di roba ufficiale degli anni settanta non esiste ancora nulla.
La punizione divina non ha tardato ad arrivare. 
Nemmeno ventiquattr'ore dopo il signor Taylor ha fatto sapere che no, il suo nuovo album solista non uscirà più questo novembre come aveva precedentemente affermato, ma vedrà invece la luce in un non ben precisato momento del 2013. Però parte della genesi di questo fantomatico disco sarà interattiva. Se ho ben capito i brani verranno fatti ascoltare in anteprima e tramite un sistema di votazioni i fan potranno decidere quali di questi brani includere della tracklist finale. 
Curiosando poi tra i tweet della moglie mi è parso di capire che Roger e consorte abbiano delle api e producano del miele ad uso personale. Oh, io so perfettamente come disopercolare, smielare e invasettare, se gli serve una mano sono più che disponibile!

martedì 20 novembre 2012

William Henry Harrison, un vero uomo

La storia degli Stati Uniti nei nostri programmi scolastici non è mai contemplata granché, però tra letteratura e cinema qualche cosa al riguardo la impari lo stesso. Soprattutto se dopo aver visto e poi letto Via col Vento ti ritrovi a fare una ricerca sulla la guerra di secessione.
A me comunque la storia degli Stati Uniti piaciucchia abbastanza ed ho letto con interesse gli articoli al riguardo pubblicati sui quotidiani in occasione delle ultime presidenziali.
Proprio in uno di questi artcoli scovo l'elenco cronologico dei presidenti statunitensi e attira la mia attenzione tale William Henry Harrison, eletto nel 1841 e morto nello stesso anno. Incuriosita dal  mandato alquanto breve cerco di saperne di più. Scopro che il suo mandato non solo è stato breve, ma è anche stato il più breve in assoluto nella storia degli Stati Uniti, ha ricoperto la carica di presidente per un mese esatto, dal 4 marzo 1841 al 4 aprile seguente.
Come mai?
Cosa ha impedito a questo poveretto di esercitare la carica per cui era stato legalmente eletto?
Per farla breve 'sto sfigato si è buscato una polmonite mentre faceva il suo discorso di insediamento.
Che poi, più che sfigato è stato pirla, perché per dimostrare di essere un "vero uomo" (immagine su cui aveva imbastito tutta la campagna elettorale) 'sto furbo ha tenuto il discorso sotto una pioggia torrenziale senza indossare uno straccio di mantello. E non si è nemmeno limitato ad un discorso breve e veloce, macché, dev'essere stato lì sotto a cianciare per un bel po' di tempo se attualmente il suo è il discorso di insediamento più lungo della storia americana. E, ipotizzo io, anche il più noioso.

Il pirla del post.
E in effetti non ha uno sguardo molto sveglio.
Il cinema statunitense ci insegna non solo la storia, ma anche il buonsenso:
Wang Chi: L'uomo coraggioso ama sentirsi la natura sulla pelle.
Jack Burton: Sì, e l'uomo saggio ama usare l'ombrello quando piove!

domenica 11 novembre 2012

The Star Of The Country Down

Duo Greenoch - The Star Of The Country Down