Pochi minuti dopo la partenza degli amici si sono susseguiti, nell'ordine:
- un dolore lancinante all'orecchio destro;
- un'intasatura epica al lavandino della cucina (mi sa che non dovevamo gettare nel lavello il liquido di cottura del cotechino... nei tre quarti d'ora che ci ho messo a sturarlo non han fatto altro che saltare fuori mucchi di grasso);
- un attacco di tosse continua che ho tutt'ora e ogni volta che sobbalzo per un colpo di tosse mi viene un'ulteriore fitta all'orecchio.
In compenso ho con me i postumi di una bella serata, tranquilla, visto lo stato di salute dei partecipanti, ma assai piacevole e divertente. E ho pure il forno pieno di avanzi che non so quando mangiare.
Ancora il sonno non è sopraggiunto.
Sembrava che la sonnolenza stesse arrivando al galoppo, ma sturare il lavello deve in qualche modo averla spazzata via tutta.
Dopo aver rassettato la cucina ho passato il tempo (ri)guardando Nightmare Before Christmas pensando che presto le palpebre avrebbero cominciato a cedere. E invece sono più sveglia che mai, ancora vestita di tutto punto, ad ascoltare il canto del gallo, in questa buia mattina di inizio anno, pervasa da una strana sensazione di beatitudine e serenità.
Penso che ora mi metterò addosso qualche cosa di comodo e caldo e andrò a guardarmi qualche replica di Scrubs in televisione. Poi mi farò un tè caldo, forse sbocconcellerò qualche avanzo e mi avvolgerò nelle coperte in compagnia di un libro.
E poi chissà, forse mi verrà finalmente voglia di dormire.
Buon anno a tutti.
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