Faremo un saggio di danza del ventre il sei giugno prossimo.
All'inizio la cosa ci ha spaventato e come bambine piccole abbiamo singhiozzato un "non voglio, mi vergogno", "non sono capace" e roba del genere, ma poi la nostra insegnante ci ha convinto con la promessa di un vero abito da danza del ventre, cosa che ci ha esaltato non poco, visto che al momento facciamo pratica in tuta e calzettoni.
Non volendo spendere follie ordinando costumi di taglie diverse per ognuna, la soluzione è stata puntare su un costume a taglia unica. Ovviamente non siamo così sceme da prenderli a scatola chiusa, per cui l'insegnante ci ha portato uno dei suoi da provare e verificare che almeno riusciamo ad entrarci dentro.
Ci entriamo tutte, bene o male.
A dire la verità "male" è riferito più che altro a me che ci entro giusto al pelo, la cintura sui fianchi in realtà riesce a chiudersi, ma indossare un reggiseno di tue taglie inferiore non è molto comodo, più che altro equivale a respirare con una certa difficoltà.
Considerando però che balleremo per tre minuti e che l'abito definitivo dovrebbe essere leggermente più ampio, non dovrei rimanere a corto di ossigeno e stramazzare sul palco (farebbe scena però).
Questo è il bellissimo vestito prescelto.
Colui che lo indossa è un manichino, ci tengo a precisarlo perché c'è chi l'ha scambiato per una persona molto pallida.
Probabilmente la gonna sarà diversa, l'idea è di prenderne una senza la bordatura d'oro. I baciamano non ci saranno, mentre la presenza dei bracciali e della collana per ora non è assicurata.
Per quanto riguarda i progressi nella danza invece alla lezione di ieri siamo infine passati ai movimenti superiori, ovvero spalle, petto e pancia.
Personalmente non son riuscita a muovere il petto senza portarmi dietro la pancia, per cui oggi ho male ai muscoli addominali.
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