Ta dah, adoro andare per biblioteche a cercare dvd che voglio vedere e trovarli!
Detta così sembra una roba da nulla e che io sia fusa definitivamente, in realtà non è mica cosa tanto semplice.
Prima di tutto il dvd che vuoi prendere in prestito non deve essere stato preso in prestito da qualcun altro, ma essere fisicamente in biblioteca. E con l'utenza che c'è, vi assicuro che i dvd sono perennemente in prestito. Tenendo poi conto che non è che abbia il tempo di andare a controllare tutti i giorni. Ad alcuni film ho dato la caccia per mesi.
Già nel momento in cui il computer di ricerca in biblioteca mi dice "documento disponibile" alzo soddisfatta i pollici come Fonzie, con in faccia stampata un'espressione (idiota) di compiacimento, anche se non è ancora per niente detto che riesca effettivamente a prenderlo in prestito.
Capita spesso di avviarmi bella baldanzosa verso lo scaffale per poi non trovare quello che sto cercando, vuoi che il dvd sia stato messo nel posto sbagliato da qualche scemo o che qualcuno più rapido di te se lo sia intascato nel frattempo.
Altre volte fortunatamente il dvd è lì dove deve stare, al che me lo stringo al petto accarezzandolo morbosamente e sussurrando il mio tessssoro, oppure lo innalzo al cielo ridendo sadicamente come se avessi finalmente trovato la chiave per la conquista del mondo, facendomi guardare strano dagli altri utenti e rischiando che qualche bibliotecario, visto il mio strano comportamento, decida di revocarmi la tessera una volta per tutte.
Tutta questa storia in teoria vale anche per i libri, ma nel loro caso il più delle volte ne esistono diverse copie disseminate nelle varie biblioteche della città, senza poi contare che i libri si possono tranquillamente prenotare evitando così cacce assurde.
Di recente comunque ho trovato della robina interessante.
Primo fra tutti "Il vento che accarezza l'erba" di Ken Loach che cercavo davvero da un bel po'. E dire che l'hanno in ben due biblioteche diverse, pensavo fosse più facile intercettarlo.
Poi "Papà sei una frana!" di Arthur Hiller. Ok, dal titolo pare una minchiata, ma, oltre al fatto che se c'è Al Pacino anche una minchiata vale la pena di essere vista, dato che in originale si chiama "Author! Author!" spero non sia tutta questa delusione. Mi piacerebbe davvero sapere chi è il genio che ha ideato e scelto il titolo italiano.
Trovato anche "Le Quattro Piume", la versione recente di Shekhar Kapur, che sì cercavo, ma non maniacalmente però.
E infine "Funerale a Berlino" di Guy Hamilton, che in realtà non cercavo affatto perché non sapevo nemmeno lo avessero. Ma son stata felice di trovarmelo davanti curiosando tra gli scaffali.
Non mi è riuscito invece di trovare "Vanity Fair" (dopo il libro voglio vedere la versione cinematografica!) e un paio di film di Woody Allen che ormai cerco da un bel po'. Sarà per la prossima caccia!
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