Non fate i fessacchiotti, se siete dotati di abbonamento a Sky questa sera dovete assolutamente vedere
The Knick, sinceramente una delle più belle serie tv che mi sia mai capitata di vedere.
Che poi, serie, è più che altro un film di dieci ore che per necessità televisive è stato suddiviso in dieci puntate.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgs8Qa-b42d9MlSwajTreWQUlGsJOgG4uaI3ia9e7FWDWYsNB0oK7k-NQSEJmQfgbnR5P3HDczUxfz1gvneQGwGa4XI54TNHkj57sW2ZFD5fM_7DrKHotB5_se5ZK0j4C7xbD7n9C1hnCf4/s1600/the+knick+poster.jpg)
Ambientata nella New York del 1900, narra la nascita della chirurgia moderna, in un'epoca in cui le conoscenze mediche erano ben lungi dall'essere quella che conosciamo oggi. Storicamente è molto accurata, certo si prende delle licenze narrative, ma si è avvalsa di dottori, storici e fotografie d'epoca per la ricostruzione. Lo stesso protagonista, il dottor John Thackery, è ispirato al veramente esistito dottor William Halstead, co- fondatore del John Hopkins e pioniere della chirurgia moderna.
Grazie all'accuratezza dei dettagli, tra cui i bellissimi costumi (sono innamorata degli stivaletti bianchi!), ed alla bellissima fotografia, la New York di inizio secolo che ci viene presentata è "reale" e pulsante di vita, ma non per questo avvolta da quell' aura di nostalgia con cui spesso ci vengono mostrati i "bei tempi passati". Tutt'altro, la serie non si fa scrupolo di narrare in modo crudo e realistico quello che avveniva nella sala operatoria in un' epoca in cui le conoscenze chirurgiche erano scarse, così come le attrezzature a disposizione. Alla fine di ogni episodio ci si ritrova a ringraziare gli dei, vecchi e nuovi, di non esser vissuti in quel periodo. Spero quindi non siate troppo impressionabili, perché di sangue e viscere se ne vedono parecchi.
Alla regia Steven Soderbergh (non un pivellino, insomma) e Clive Owen nei panni del protagonista, che ai prossimi Emmy deve vincere tutto il vincibile perché qui ci fa dono di una delle sue migliori interpretazioni. A coronare il tutto la bellissima e coinvolgente colonna sonora di Cliff Martinez.