martedì 19 novembre 2013

We Need Medicine

Tra internet lentissimo a casa e la temporanea impossibilità di usare il computer al lavoro, aggiornare il blog si sta rivelando più arduo del solito.

Per scrivere l'iPhone mi viene comodo giusto per aggiornare twitter e inviare qualche messaggio, ma non di più. Ah, già, non ve l'ho detto, ho un iPhone ora. Di terza o forse addirittura quarta mano, ma quel che importa è che anch'io ora ho la possibilità di perdere tempo con applicazioni inutili.

Tra questa e altre bazzecole ho nel frattempo finalmente ascoltato l'ultimo album dei The Fratellis. Più che altro durante il viaggio per e da Bagno di Romagna. Ah, giusto, non vi ho poi raccontato del mio annuale finesettimana alle terme. Nulla di particolare da raccontare dire il vero, a parte che a Bagno hanno un'insana passione per gli gnomi (mi ci dovevano portare quando avevo quattro anni!) e che l'albergo dove ho soggiornato aveva lo staff più gentile e disponibile che abbia mai incontrato.

Tornando all'argomento del post, dicevo, ho ascoltato l'ultimo dei The Fratellis e mi è piaciuto parecchio, in barba ai critici musicali che invece non lo hanno apprezzato. Tanto si sa, i critici fondamentalmente non servono a nulla, possono dire quello che vogliono, criticare o elogiare, ma alla fine dei conti quello che veramente importa è se a te piace o meno. E a me è piaciuto, alcuni brani addirittura un casino, mentre altri un po' meno, ma pazienza. Non sono però reduce da molti ascolti, il mio parere quindi (oltre ad essere ancora poco approfondito) potrebbe cambiare notevolmente col tempo.

Halloween Blues: ad aprire l'album un bel brano , uno di quelli che mi piacciono di più in questo disco. Però gli manca quella briciola in più di non so che, o forse quello che manca è semplicemente qualche ascolto in più.

This Old Ghost Town: inizio davvero schioppentante con una batteria che mi gusta molto, ma forse un po' troppo lunga, perché dopo un po' ci perdo interesse, o forse come per la precedente, devo solo dedicargli un po' più di ascolti. Bella canzone comunque, che ascolto sempre con piacere.

She's Not Gone Yet But She's Leaving: una delle mie preferite, forse addirittura la mia preferita in assoluto di questo disco. Di quelle che non posso fare a meno di riascoltare non appena finita.

Seven Night, Seven Days: il primo singolo, ormai sentito più e più volte alla radio e di cui già vi avevo parlato. Carina, orecchiabile, l'ascolto con piacere, ma non mi fa impazzire.

Shotgun Shoes: carina. Ma di quelle che ascolto solo ascoltando l'album, non mi vien voglia di sentirla così a random insomma. Piacevole da ascoltare comunque.

Whisky Saga: idem come la precedente, potrei copia incollarvi quello che già ho scritto, aggiungo solo che questa mi piace un pelo di più e che ha una bellissima parte di basso.

This Is Not The End Of The World: qui c'è poco da dire, semplicemente è una delle mie preferite.

Jeannie Nitro: o "la canzone della steppa" come la chiama mia mamma. Oppure "ciliegine" come invece la chiama mia sorella (se si ascolta il coro anziché "Jeannie Jeannie" sembra di sentir pronunciare "ciliegine"). Bellissima, altra mia preferita, se la gioca con la terza per il posto di la più bella dell'album secondo i gusti della Mary.

We Need Medicine: title track e quella che personalmente avrei scelto come singolo. Dai, ha pure lo stesso titolo dell'album! Orecchiabile e trascinante, quarta e ultima canzone tra quelle che mi piacciono di più. 

Rock'n'Roll Will Break Your Heart: qui inizia il declino dell'album per i miei gusti. Non propriamente un brutto brano, ma noiosetto dopo un po', tanto che spesso mi viene la tentazione di mandare avanti. Credo proprio il vincitore del titolo "brano che mi piace di meno". Nel link vi beccate la versione acustica perché è l'unica che ho trovato. Più bella dell'originale a mio parere.

Until She Saves My Soul: altro brano di cui forse non avrei sentito la mancanza.  Non che sia brutto, ma non mi dice più di tanto. Migliore del precedente, comunque.

Per concludere forse non sarà il loro album migliore, ma si ascolta comunque con molto piacere, soprattutto considerato che fino a non molto tempo fa c'era il concreto rischio di non avere ulteriori dischi da parte loro, e questo sì che sarebbe stato un vero peccato.