giovedì 26 maggio 2011

L'aereo Alfonso gioca tra le nuvole

Domani Laura ed io andremo a Dortmund, Germania, a trovare Irene.
In aereo.
Non ho mai preso l'aereo prima d'ora.
Ed ho fifa degli aerei.
Lo so che per chi paura degli aerei non ne ha, risulta quasi inconcepibile pensare che qualcuno possa avere paura di quegli affari pesantissimi che, apparentemente contro ogni legge della fisica, si staccano dal suolo per portarti in tempi brevi in posti dove altrimenti ci metteresti una vita ad arrivare.
Resta il fatto che a me gli aerei fanno paura, oh.
E non serve a nulla che mi si dica "ma di che hai paura, guarda che l'aereo è il mezzo di trasporto più sicuro che ci sia" primo perché, in quanto paura, è troppo irrazionale perché possa essere scalfita da questi discorsi logici, secondo perché, gongo banana, lo so perfettamente che è il mezzo più sicuro esistente, non è questo il punto. Non mi fa paura per il fatto che possa precipitare o alzarsi talmente in volo da perdersi nello spazio cosmico (ok, forse questa è un po' esagerata), non principalmente almeno, quello che veramente mi disturba è dover star chiusa in una scatola di metallo sospesa in aria. Per dire, a me da fastidio perfino usare le funivie e gli ascensori.
L'aereo Alfonso invece era il protagonista di una storiella didattica che la maestra ci raccontò in prima elementare per insegnarci la lettera A. Ad ogni modo spero che l'aereo di domani non si metta però a giocare tra le nuvole e altre idiozie simili. 
Ad ogni modo domani finalmente prenderò un aereo e chissà, magari mi passerà la paura di questi trabiccoli volanti. Ve lo saprò dire lunedì al mio ritorno.

Spero l'aereo di domani non sia questo...

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