giovedì 30 dicembre 2010

Una spensierata giornata insensata

Oggi sono uscita a fare rifornimento di cibo, in previsione del cenone di domani sera. Non che mi servisse chissà quanta roba a dire il vero, siamo giusto in quattro (me compresa) se tutto va bene, dal momento che due sono in procinto di essere risucchiate dal vortice dalla malattia. Anzi, diciamo tre, ci sono anch'io, ieri avevo la febbre e oggi ho la super tosse, che non è un super eroe, ma una super scocciatura.
All'Esselunga c'era un bordello pazzesco, tutti lì per il mio stesso motivo immagino, c'era perfino un tipo che bestemmiava contro il divieto di uso di sportine di plastica sostenendo che questo provvedimento  farà come minimo regredire la nostra civiltà di almeno cinquant'anni (evidentemente 'sto qui ha brindato al nuovo anno in anticipo). 
Ma la cosa più presente all'Esselunga era il caldo, c'era davvero tanto caldo, così tanto che la mia povera gola è diventata tutto un prurito facendomi tossire come se fumassi dieci pacchetti l'ora. 
Sinceramente non capisco perché i negozi debbano tenere il riscaldamento talmente alto.
E la temperatura dev'essere alta parecchio, li vedi i commessi belli disinvolti in maniche di camicia o addirittura a maniche corte, il top del controsenso poi è quando tengono le porte del negozio aperte per fare entrare un po' di fresco. Ma abbassate, no? Se han freddo i commessi si metteranno un maglioncino, come fanno le persone normali in inverno.
Che poi, non è che io cliente ogni volta che entro mi metto in costume da bagno, bene o male mi tengo il cappotto e finisco per fare i sughi, poi esco e mi becco la broncopolmonite. E poi, vi immaginate quale spreco energetico sia tenere il riscaldamento a tali livelli?
Per finire la lista delle cose insensate, l'ultima l'ho vista in biblioteca (ah, tra l'altro ho finalmente trovato Confessioni Di Una Mente Pericolosa, so che eravate così ansiosi di saperlo da non dormirci la notte).
Come sempre in biblioteca c'è uno scaffale designato alle proposte, con titoli scelti secondo il tema del momento, che può andare dal più banale "pellicole da brivido" (in genere questo sotto Halloween) a temi più singolari, come "il barroccio nella storia del cinema".
Il tema attuale, a sua volta in tema con il calendario, era "serata in famiglia".
Non so cosa pensiate voi davanti all'espressione "serata in famiglia", ma a me vengono in mente film allegri e divertenti da poter far vedere anche ai pargoli. E infatti la maggior parte dei dvd prescelti riguardava innocenti commediole, a volte pure un po' sciocche, spesso targate Disney.
Ma uno dei film proposti era Léon.
Léon???
Ma i bibliotecari che l'han messo lì hanno la più pallida idea di che cosa parli?
Allora, non fraintendetemi, trovo che Léon sia un capolavoro di film, per lungo tempo è stato uno dei miei preferiti (devo ammettere che è da un bel po' che non lo vedo), ma è davvero una delle ultime cose che proporrei per un'allegra e spensierata serata in famiglia! 
Però, ripensandoci, mi sa che per certi versi la visione di Léon in tenera età possa comunque essere decisamente meno dannosa che quella di High School Musical. Se non altro non rende dementi gli spettatori.

martedì 28 dicembre 2010

L'esercito degli omini di pan di zenzero

Come sapete volevo fare gli omini di pan di zenzero per Natale, ma dato gli ultimi sviluppi che mi han portato a dovermi occupare personalmente della cena di vigilia, non ho avuto tempo di prepararli e mi son limitata a mettere in tavola solo i semplici biscotti alla cannella.
Però avevo l'impasto già pronto in frigo e soprattutto volevo togliermi il capriccio, per cui oggi ho dato loro la vita! 

Purtroppo della mi siringa per dolci è andata smarrita proprio la punta per le decorazioni di ridotte dimensioni, motivo per cui 'sti omini hanno le smorfie glassate tutte sbavate e imprecise.

Conciati per le feste

Il Natale è stato piacevole ed è trascorso in modo tutto sommato positivo, anche se in principio mi ha dato da fare più del solito.
Mia mamma si è ammalata proprio la mattina della vigilia, con il risultato che mi son trovata tutta da sola a organizzare la cena e la serata. Nulla di infattibile, l'unica è che fare in uno le cose che si supponeva si sarebbero fatte in due ha portato notevoli ritardi nella mia tabella di marcia.
Per il resto con tutti i parenti in giro per casa non è che mi mancasse la manodopera, infatti ho schiavizzato subito mia cugina e lo messa prima a montarmi gli albumi per la ciambella e poi ad aiutare mia sorella nella preparazione degli antipasti e della crema di mascarpone per il pranzo. 
Mia nonna a dir la verità ha voluto dare un po' troppo una mano, finendo per essere più d'impiccio che altro (ma apprezzo la buona volontà), tra l'altro ha una fiducia nelle capacità altrui pari a zero e credo che considerasse le abilità della sottoscritta (ma anche quella della cugina e della sorella) ai livelli di quelli di  una mentecatta o giù di lì.
Il suo primo consiglio per facilitarci le cose è stato lasciar perdere di preparare nell'ordine: gli antipasti, il primo e il contorno. A parte il fatto che non so cosa avremmo mangiato seguendo simile consiglio, dal momento che tutte queste cose erano già per buona parte pronte mi rompeva assai di più mandarle alla malora che prepararle.
Ma il top l'ha raggiunto mio padre. Dopo essersi accorto che per sbaglio avevo usato per cucinare il burro salato destinato alle tartine si è messo a fare il catastrofista, prevedendo che tutto ciò che avevo preparato con quel burro avrebbe fatto schifo, sarebbe stato immangiabile, avrebbe provocato la fine del mondo e simili. Non è stato affatto così, ma sul momento udire simili discorsi non ha giovato molto al mio umore.
Ad ogni modo, passato il momento stressante della preparazione, tutto è filato liscio e sedersi a tavola con i parenti è stato piacevole e rilassante, tenendo conto tra l'altro che il cibo non solo è venuto bene, ma è stato anche ben apprezzato.
La pasta al forno era troppa, ma buona, il baccalà era perfetto (questo l'aveva cucinato mia nonna il giorno prima, per cui non c'erano dubbi), la torta salata forse necessitava di un po' più di cottura, ma era commestibile, l'insalata di rucola, noci, parmigiano e pere che avevo preparato è piaciuta molto e molto buono era anche il salame di cioccolato di mia zia.
Il gran successo culinario però sono state la ciambella allo zenzero e i biscotti alla cannella, spazzolati alla grande durante la colazione il giorno di natale, a riprova che i piatti che mi riescono meglio sono i dolci. 
la mia ciambella allo zenzero
Per il pranzo c'è stato poco da tribolare, essendo tutto praticamente già pronto. 
Dopo una mattinata passata tra scartamenti di regali e la visione di Psycho (con mia cugina piccola nascosta sotto una coperta durante la scena della doccia) ci siamo rifocillati di tortellini caserecci in brodo, carne lessata servita con salsa di pera volpina o, a scelta, senape, brasato al vino, insalata di finocchi e arance e la crema al mascarpone di mia sorella, che quel solito disfattista di mio padre trovava troppo liquida.
Il pomeriggio è stato un tranquillo e rilassante ozio in famiglia, tra sonnecchiamenti e chiacchierate sul divano davanti ad un scoppiettante camino, visione distratta con annesse prese in giro di "Wolverine: Le origini" che qualcuno aveva messo su, giochi della sigaretta e sfoggio dei regali ricevuti. 
L'unica nota negativa riguarda mia mamma che, avendo la febbre alta, è dovuta rimanere costantemente a letto e non l'abbiamo potuta avere tra noi durante i festeggiamenti. Solo la sera di natale si è sentita un po' meglio, abbastanza almeno per poter partecipare alla classica cena a base di avanzi, prima della partenza dei parenti.

il centrotavola che avevo preparato
Mia mamma aveva ancora troppa febbre perfino il ventisei per venire dai miei nonni paterni a Rimini, così ci è toccato lasciarla a casa sola soletta. Però sembra che se la sia goduta a stare in pace senza nessuno tra i piedi.
A casa dei nonni altroché se si è mangiato! 
Del resto non è mai esistito e non esisterà mai che si esca da casa di mia nonna paterna con ancora un angolino di stomaco libero. Tra lasagne fatte in casa, costolette di agnello, arrosto, cotolette di pollo, salsicce al sugo, erbette tirate in padella, patate al forno, formaggi, piada e affettati sfido io ad avere ancora appetito!
Il dolce, di cui eravamo incaricati noi, si è rivelato essere una roba strana. Praticamente mio padre in una delle sue ispirazioni culinarie (che, dopo i leggendari tortellini alla panna e cipolle, guardo sempre con sospetto) aveva unito la crema di mascarpone avanzata il giorno prima con savoiardi imbevuti di alchermes. In pratica era un ibrido tra un dolce di mascarpone e una zuppa inglese, un mascarglese o un zupparpone, a dir la verità bisogna ancora battezzarlo (io propendo per zupparpone).
Alla sera tornati a casa, portando un cestino di lasagne avanzate a mia mamma, un po' come si fa per i cani, ci siam visti in famiglia "L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford" che ha annoiato tutti tranne la sottoscritta. Ok, convengo che sia parecchio lungo e davvero molto lento, però a me è anche piaciuto parecchio.
Ieri invece mi son data all'ozio totale, l'unica cosa che avevo intenzione di fare era guardare "tra le nuvole" su sky dopo cena, ma sono crollata addormentata a dieci minuti dall'inizio. Però ho visto i titoli di coda!

venerdì 24 dicembre 2010

Qualcuno volò sul nido del cuculo

Forse il film più emotivamente coinvolgente che abbia mai visto.
Crudo, sconvolgente, ma anche molto commovente e divertente. Gli attori poi sono tutti bravissimi.
Chi volesse approfittare del passaggio televisivo lo può guardare lunedì 27 dicembre alle ore 21su sky cinema classic, gli altri cerchino  comunque di procurarselo per altre vie, a mio parere è uno dei film più belli che siano mai stati girati.


Qualcuno Volò Sul Nido Del Cuculo - USA 1975.
Regia di Milos Forman con Jack Nicholson, Louise Fletcher, Will Sampson, Brad Dourif, Christopher Lloyd, Danny DeVito.
Durata 133 minuti.


















Post telegrafico, ma sono assai impegnata con gli ultimi preparativi per Natale, devo ancora riempire i conchiglioni di ricotta e pomodoro e preparare le torte salate per la cena di questa sera (il baccalà e il dolce lo portano rispettivamente mia nonna e mia zia), supervisionare la bollitura della carne per il pranzo di domani e infornare la ciambella allo zenzero per la colazione. 
Dare un'ulteriore passata di aspirapolvere (nel giro di ventiquattro ore si è miracolosamente riformata tutta quella già tolta), cambiare le lenzuola ai letti e impacchettare gli ultimi regali.
Ci sarebbero anche le mie gambe che implorano una depilazione, ma penso si dovranno accontentare di un paio di calze nere molto coprenti. 

mercoledì 22 dicembre 2010

Il giorno della formina

Per Natale avevo intenzione di cimentarmi nei biscotti di pan di zenzero, preparandoli nella loro classica forma a "omino" ovviamente. Creare tanti piccoli  Zenzy insomma, nonostante io non sia l'uomo focaccina.
Ho trovato la ricetta, più o meno tutti gli ingredienti (non mi è riuscito di trovare i chiodi di garofano in polvere, vorrà dire che macinerò personalmente quelli interi), ma non avevo idea di dove scovare una formina adeguata.
Ho cercato un po' in giro senza trovarne in alcun negozio, all'Ikea la vendevano solo nel set teglie + formine + mattarello, che non mi interessava, avendo già sia le teglie che il mattarello. Alla fine ieri pomeriggio sono andata alla ferramenta di Strada Maggiore, in genere sempre ben fornita.
Qui finalmente l'ho trovata, l'ultima tra l'altro. Ed ho scoperto che oggigiorno l'alluminio costa un botto: veniva 7 euro!
Non ho ben capito se perché fosse l'ultima o perché impressionato dalla mia faccia allucinata all'udire tale prezzo, ma il commesso me l'ha fatta a 4 euro. O forse era semplicemente in svendita.
Quattro euro mi sembra sempre troppo per un pezzo di alluminio, ma dato che ne avevo bisogno e non avevo voglia e soprattutto il tempo di cercare per altri negozi, l'ho presa ugualmente.
A gironzolare per negozi e negozietti sono poi riuscita anche a trovare un po' di cosine interessanti da regalare, ma non approfondisco perché gli interessati potrebbero capitare qui a curiosare.
In biblioteca mi son rifornita di qualche film con Sam Rockwell, dato che, come dicevo qualche post fa, devo ampliare la mia conoscenza. Anche se non so bene quando avrò tempo di guardarli, dal momento che passo la maggior parte del mio tempo ad occuparmi dei preparativi per natale.

"L'assassinio di Jesse James ecc." che cercavo a prescindere, "Il Colpo" che sembra essere interessante e "Jerry & Tom" (da non confondersi con Tom & Jerry)

Per concludere degnamente il pomeriggio sono stata cinquanta minuti su un autobus numero 20 che mi ha quasi fatto arrivare tardi a lezione di danza del ventre.
Alla sera è tornata mia mamma da un viaggio di un paio di giorni per mercatini di Natale a Trento e cosa mi ha portato pensando di farmi una gradita sorpresa? Una formina ad omino! Perfettamente identica a quella che avevo comperato nel pomeriggio! 
Quando l'ha tirata fuori dalla sporta mi è venuta la sindrome della Venere di Milo. In compenso mi ha portato anche una formina identica, ma più piccola, così potrò sfornare anche Zenzy bambino.

L'allegra famigliola delle formine

Ma la cosa migliore portataci dalla mamma sono stati i tre tipi di canederli freschi: classico, al formaggio e alle verdure. Quello alle verdure era buonissimo, quello al formaggio invece non mi ha esaltato più di tanto, forse perché di mio non sono particolarmente amante dei formaggi.
Dir che mi sono abbuffata è dir poco, tra l'altro mi sono scofanata anche la porzione dei miei fratelli, che al solito storcono naso in presenza di cibi composti da più di due ingredienti (peggio per loro e meglio per me!). Tra l'altro, come sempre il martedì sera, avevo una fame incredibile, fare danza del ventre mi mette sempre un gran appetito, per cui si può dire che i canederli sono capitati proprio la sera giusta!

lunedì 20 dicembre 2010

Impazziti per l'impanato

Se per qualche ignoto e arcano motivo dovessi mai darmi alla cosmesi, ho già pronta l'idea per il primo prodotto: il Findustinta, ovvero il fondotinta ideale per sfoggiare il perfetto aspetto impanato che ogni donna ha sempre desiderato.

Il Capitano e il suo pappagallo apprezzano assai una bella signora dalla faccia impanata 

giovedì 16 dicembre 2010

R.I.P. Blake Edwards

Hollywood Party (1968)

Il calore dell'Inverno

Mi alzo e anche questa mattina tutto quello che si vede dalla mia finestra è ricoperto da una leggera brina. Come ogni giorno il termometro non segna più di -10°C, risalirà al massimo a -3°C nel primo pomeriggio.
E' freddo, sì, ma allo stesso tempo molto ammaliante. Il cielo è limpido come in primavera e il sole illumina tutta la vallata circostante, non c'è tanta umidità, basta mettersi un maglione in più e coprirsi bene perché le basse temperature non siano fastidiose.
Nel pomeriggio mi avventurerò nel bosco alla ricerca di pigne e qualche bacca da adoperare nelle decorazioni natalizie. Al calar del buio una tazza di tè caldo davanti al caminetto, prima di dare il via agli esperimenti culinari in previsione del pranzo di natale e della cena della vigilia in compagnia di nonna, zii e cugini, che quest'anno saranno ospiti da noi.
Mi mette sempre molta allegria questo periodo dell'anno. L'inverno è all'inizio e quindi non ancora nella fase "tutto questo freddo ormai ha stufato" di fine gennaio e febbraio, il Natale è alle porte e mi sono sempre piaciuti molto i preparativi, più che il natale in sé: creare piccoli addobbi per decorare la casa, imbacuccarsi e uscire per mercatini a cercare il regalo adatto per ognuno, preparare piatti speciali da offrire agli ospiti, di quelli che si cucinano solo nelle occasioni speciali. 

mercoledì 15 dicembre 2010

Moon

Non l'ho inserito nel post di ieri primo perché non è tra i film che ho visto tramite sky (nonostante sia abbondantemente in programmazione su Cinema), secondo perché si merita un post tutto per se.
Nel giro di una settimana l'avrò visto almeno quattro volte, di cui due in versione originale. Potete quindi capire anche da soli che mi è piaciuto davvero un sacco.
Per essere un film di "fantascienza" gli effetti speciali sono davvero ridotti all'osso, a parte qualche piccolo intervento digitale la maggior parte degli espedienti sono i vecchi classici modellini! Questo non nuoce per niente al film, anzi, semmai è la conferma che gli effetti speciali, nonostante possano sì essere un buono strumento in certi casi, non sono l'elemento che "fa la differenza". Quello che veramente conta è la sostanza del film e qui, a mio parere, ce ne è davvero parecchia. A partire dalla sceneggiatura, che non presenterà forse la trovata narrativa del secolo, ma è davvero intensa e presenta tematiche molto profonde, fino all'aspetto visivo: la fotografia e le scenografie sono notevolmente belle e giocano un ruolo non da poco nel creare un'atmosfera coinvolgente e suggestiva.
Magistrale poi la recitazione di Sam Rockwell, mi è piaciuto davvero molto, tanto da farmi domandare  per quale arcano motivo non sia già tra i miei attori preferiti, ma devo ammettere che sono ancora parecchio ignorante in merito alla sua filmografia. Lo conosco sì di fama, ma in pratica di film in cui ha recitato penso di aver visto giusto "Welcome To Collinwood" e "Iron Man 2". Vorrà dire che mi metterò a spulciare per bene la biblioteca in cerca di titoli con cui acculturarmi. E dire che "Confessioni Di Una Mente Pericolosa" è da tempo nella mia lista dei "da vedere". E pure nella lista dei "da procurarsi" a dire il vero, perché in biblioteca è sempre fuori. Idem per "L'Assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford".
Ad ogni modo, come dicevo Sam Rockwell in questa pellicola si dimostra davvero ottimo, regge da solo tutto il film, visto che praticamente non ci sono altri attori, se non si tiene conto della voce di Gerty, nell'originale fornita da Kevin Spacey, un altro ottimo attore che ha fatto un ottimo lavoro. 
La colonna sonora di Clint Mansell poi è qualche cosa di meraviglioso, dona moltissima atmosfera al film, oltre a essere molto bella di per se, mi capita spesso di ascoltarla a letto in attesa di addormentarmi.

Moon - Gran Bretagna 2009.
Regia di Duncan Jones con Sam Rockwell, Kevin Spacey.
Durata 97 minuti.





















Ora l'angolo dello sclero: maledizione a Twilight e a chi lo ha scritto, se mi metto a cercare informazioni, immagini o video di "Moon" in internet  mi salta sempre fuori l'onnipresente "New Moon"! Che palline, come se non bastasse qualche giorno fa mi son pure trovata Edward il vampiro ad interpretarmi il figlio cresciuto di Becky in una delle scene tagliate di "Vanity Fair" >_<

EDIT: scopro ora che Sam Rockwell ha recitato anche in "Sogno Di Una Notte Di Mezza Estate"... giuro che non ho il minimo ricordo di lui in quel film :S

martedì 14 dicembre 2010

Qualche Personale Consiglio Di Visione

Ecco un paio di film attualmente in programmazione su Sky che ho visto e che mi son piaciuti. 

Ondine - Irlanda, USA 2009
Regia di Neil Jordan con Colin Farrell, Alicja Bachleda, Alison Barry, Stephen Rea.
Durata 111 minuti.

Di questo film mi attirava molto la trama (per dirla molto sbrigativamente ruota intorno alla leggenda delle selkie) oltre al fatto che fosse diretto da Neil Jordan, regista anche di "Breakfast On Pluto", uno dei miei film super favoriti (e che infatti non perdo mai occasione di nominare, come potete ben vedere). Devo dire che ho trovato la componente "fiabesca" della leggenda e gli aspetti "reali" della vita quotidiana proprio ben amalgamate tra di loro; i paesaggi e la fotografia poi sono davvero molto suggestivi. La parte finale ad essere sincera non mi ha soddisfatto proprio del tutto, ma non mi ha comunque rovinato la visione del film.



(500) Giorni Insieme - USA 2009
Regia di Marc Webb con  Zooey Deschanel, Joseph Gordon-Levitt.
Durata 96 minuti.

In un certo senso romantico, ma mai sdolcinato né banale; leggero, ma non per questo superficiale o sciocco. Gli interpreti sono davvero molto bravi e anche il regista se la cava niente male, personalmente ho gradito molto il montaggio a base di flashback e di flashforward e che al protagonista maschile, a cui spetta il punto di vista, appartengano quelle caratteristiche che il più delle volte nelle dinamiche di coppia cinematografiche vengono attribuite al personaggio femminile.






Giusto per la cronaca ho visto anche "Ember", "Segnali Dal Futuro" e "Dorian Gray", ma non li ho apprezzati al punto da desiderare di consigliarli sul blog, anzi. Soprattutto "Dorian Gray" che ho trovato piuttosto orrendo.
Discorso a parte merita "Piovono Polpette" che più che altro mi ha lasciata indifferente, ma in effetti è anche guardabile, se non si hanno troppe pretese.
Avevo adocchiato anche "Julie & Julia", "Dieci Inverni", "The Reader" (che tra l'altro a suo tempo volevo andare a vedere al cinema) e "Brothers", ma per ora non ho avuto occasione di vederli.

domenica 12 dicembre 2010

Velvet Goldmine

Qualche film su Sky me lo sono visto, nei prossimi giorni scriverò un post al riguardo per indicarvi alcuni film che a mio parere meritano una visione, anche se potete già farvi qualche idea attraverso le brevi considerazioni che posto su Twitter.
Nel frattempo vi segnalo che venerdì prossimo (17 dicembre) alle 18.55 su Cult passano Velvet Goldmine, che, tra l'altro, era da un bel po' nella mia lista dei film da consigliare sul blog prima o poi. 
In breve si può dire che l'argomento principale di Velvet Goldmine sia il glam rock britannico dei primi anni 70, inteso non solo come movimento musicale, ma anche e soprattutto come movimento culturale. A mio parere però detto in questi termini è assai riduttivo.
Il glam rock, le cui atmosfera e ideologia vengono perfettamente ricreate attraverso la scenografia, la colonna sonora, i costumi e la narrazione surreale, in questo caso non è solo l'argomento, ma l'anima stessa del film. Diciamo che più che un film sul glam è lui stesso un film glam.
I personaggi sono vagamente ispirati a David Bowie e Iggy Pop (ma attenzione, non è assolutamente un film biografico!).


Velvet Goldmine - USA, Gran Bretagna 1998
Regia di Todd Haynes con Jonathan Rhys-Meyers, Ewan McGregor, Toni Collette, Christian Bale.
Durata 123 minuti.

lunedì 6 dicembre 2010

Sogni Infetti

Questa notte ho fatto un sogno abbastanza spaventoso.
Non ricordo benissimo i dettagli, ma c'erano gli infetti del film "28 Giorni Dopo" che seminavano terrore e confusione tra la popolazione, oltre a massacrare chi capitava loro a tiro. 
Ovviamente, come nel film, chi non veniva ucciso, ma entrava a contatto con saliva, sangue o quant'altro degli infetti, diventava a sua volta uno di loro.
Per buona parte il sogno era ambientato a Fano, tanto che ad un certo punto compariva pure un infetto in tenuta marittima, con tanto di costume da bagno e cappello di paglia.

Che occhietti simpatici...
La nostra tattica di sopravvivenza nel sogno (c'erano altre persone con me, anche se non ho idea di chi fossero) era chiudersi a chiave in una stanza con tanto di provviste fino a che l'epidemia non finiva. Non dovevamo essere molto astuti però: la stanza prescelta come nascondiglio era un bagno minuscolo dotato di una enorme finestra impossibile da chiudersi. Infatti venivamo scoperti praticamente subito.
Ad un certo punto i miei compagni di sogno non c'erano più (immagino siano stati uccisi barbaramente, anche se il mio inconscio non ha ritenuto opportuno fornirmene la visione) e io mi ritrovavo a nascondermi nel doppio fondo di un mobile da cucina situato nella bottega di un sarto. Il sarto stesso tornava qualche giorno dopo in compagnia della moglie e si spaventava a trovarmi lì. E io a mia volta mi spaventavo alla vista del sarto. Però la moglie era simpatica, mi offriva il tè.
Poi le cose hanno cominciato a farsi confuse, tra la gente si parlava del fatto che Voldemort in persona si fosse messo a capo degli infetti per far meglio la pelle a Harry Potter (?), un infetto che voleva farsi strozzare mi spiegava la tecnica migliore per soffocarlo e infine, non so bene perché, compariva pure John Bonham, anche se non era infetto, ma visibilmente ubriaco.

giovedì 2 dicembre 2010

Scai

La mia famiglia ha rinnovato l'abbonamento a sky e ora abbiamo in chiaro tutto il malloppo di canali in prova per qualche mese prima di scegliere quali tenere, per cui d'ora in poi resterò praticamente sempre davanti alla tv a guardare sky cinema. Il che porterà di certo molto beneficio alla mia vita lavorativa, accademica e sociale.
Ma forse davanti alla tv non ci starò poi così tanto. Non che abbia intenzione di mettermi dietro, che poi  si vien presi per stupidi, solo ho dato una scorsa all'imminente programmazione e tutto quello che ho notato è che trasmetteranno film come "Segnali dal futuro" (starring Nicolas Cage... ho già detto tutto), "Santa Baby" (questo deve essere un filmone), "Natale a Rio" (piuttosto la morte!) e "New Moon" (manco ho visto il primo capitolo, ho letto giusto il libro e mi è bastato). Se non altro pare che finalmente non ci sia più "Nani a Canestro", il film che avranno trasmesso come minimo tredicimilacinquecentovolte l'ultima volta che ho avuto sky cinema in chiaro. E che, ad ogni modo, sono riuscita a non vedere.
Presumo (e spero, più che altro!) che trasmettano anche qualche cosa di più decente, ma non ho avuto il tempo di scandagliare a fondo la programmazione.
In seguito ho poi realizzato che ci è permesso vedere anche il pacchetto dedicato ai bambini. Il che significa... rullo di tamburi... poter vedere la Casa di Topolino su Disney Channel!!! *

*se non siete certe persone di mia conoscenza non credo possiate capire il perché di tale esaltazione e penserete semplicemente che io sia scema

lunedì 29 novembre 2010

R.I.P. Mario Monicelli

Intervista (Raiperunanotte)

 

La Ragazza Con La Pistola (1968)

R.I.P. Leslie Nielsen

http://bit.ly/ekmV1O

Una Pallottola Spuntata (1988)



Riposseduta (1990)

venerdì 26 novembre 2010

In pausa pranzo...

... prima di tornare al lavoro vi aggiorno sullo stato dei miei denti, che son sicura morite dalla voglia di saperlo.
Nonostante il dente avesse smesso di farmi male già da diversi giorni, sono ovviamente andata lo stesso dal mio dentista consanguineo lunedì scorso. Trovato il colpevole di alcune mie notti insonni: un premolare bastardo leggermente cariato, non quindi il molare come sospettavo, anche se avevo visto giusto nel ritenere colpevole di tutto il dente del giudizio che con la sua crescita è andato a rompere le scatole ai suoi vicini di mandibola.
Mentre mi ravanavano in bocca non ho potuto fare a meno di lodare e idolatrare Horace Wells per aver inventato l'anestesia (e tutti quelli che dopo di lui l'hanno perfezionata). Non oso immaginare che cosa possa essere farsi curare un dente senza essere prima stati anestetizzati. O farsi operare o essere sottoposto a qualsiasi altra cosa che comporti del dolore. 

L'illustre signor Wells

giovedì 18 novembre 2010

INCEPTION BERLUSCONI

Esternazioni notturne

Ciascuno di noi ha una combinazione di caratteristiche fisiche e mentali per fare una cosa meglio di tutte le altre. [...] Certi, però, non hanno caratteristiche abbastanza buone o non hanno abbastanza caratteristiche per mettere insieme una combinazione decente

Questo però non significa che uno non possa comunque avere successo, voglio dire, sia Federico Moccia che Stephenie Meyer (solo per citare un paio di casi) hanno fatto una sbaraccata di soldi spacciandosi per scrittori, nonostante, a mio parere, non abbiano abbastanza caratteristiche o comunque non di abbastanza buone per definirsi tali.
Tuttavia non so fino a che punto possa essere confortante avere successo scrivendo un libro essendo però degli incapaci totali come scrittori. Anche se non mi pare che questo turbi i sonni e la coscienza né di Moccia né della Meyer.
Forse dipende dai punti di vista e dalle priorità di ognuno. 
O forse alla fin fine non ha importanza se si hanno effettivamente le caratteristiche giuste o meno, magari quello che davvero conta è credere ed essere realmente convinti di averle.

mercoledì 17 novembre 2010

Robert Plant a "Che Tempo che fa"

Che Robert Plant è stato ospite a "Che Tempo Che Fa" domenica l'ho scoperto solo ieri sera quando un amico me l'ha fatto notare. 
Dopo cinque minuti passati a maledire il mondo intero e me stessa per non essermi messa davanti alla televisione domenica sera a guardare un programma che in genere guardo volentieri anche ignorando gli ospiti ospitati, mi sono ricordata che esiste youtube e figurati se qualcuno non carica un video del genere. Infatti eccoli qua, il primo con l'esibizione di "Angel Dance" e il secondo con l'intervista e il brano "House Of Cards", anche se devo ammettere che preferivo guardarli direttamente in televisione (sì, sono inaccontentabile, lo so).


C'era perfino Ian McEwan ospite, ma che caspio avevo di tanto interessante da fare domenica sera da non guardare la tv?! 

martedì 16 novembre 2010

Mal Di Denti

E' da venerdì scorso che ho mal di denti.
Non ho ben chiaro se sia colpa del dente del giudizio che in questi giorni è cresciuto di un'altro paio di mm o della salute del molare vicino di posto del dente del giudizio o se la crescita del dente del giudizio abbia irritato il molare che segretamente covava già qualche problema, sommando le due cose. (eh, i problemi di vicinato).
Fatto sta che sono affetta da un dolore pulsante che dalla zona in questione si irradia per tutta la gengiva circostante. Solo la notte però, durante il giorno raramente si fa sentire e nel caso è molto blando, ma quando vado a dormire vedo le stelle.
Si può dire che il problema più grosso che mi affligge non sia tanto il mal di denti, ma il fatto che il mal di denti mi impedisce di dormire. E se i primi giorni la cosa è anche sopportabile, ormai la carenza di sonno si fa sentire, sono rimbambita forte e troppo stanca per fare qualsiasi cosa. Oltre ad andare dal dentista, non appena avrà tempo per me.

Ecco com'è fatto un dente 

giovedì 11 novembre 2010

San Martino

San Martino
di Giosuè Carducci

La nebbia agli irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;

ma per le vie del borgo
dal ribollir de' tini
va l'aspro odor dei vini
l'anime a rallegrar.

Gira su' ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
su l'uscio a rimirar

tra le rossastre nubi
stormi d'uccelli neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero migrar.

E' scontato un post del genere l'11 di novembre?
Indubbiamente, ma lo posto lo stesso.

mercoledì 10 novembre 2010

Ventre In Dentro e Ventre In Fuori

Ieri a danza ci è stata insegnata la rotazione del bacino con annessa respirazione e movimento in dentro e in fuori del ventre (detta così non penso renda giustizia però).
Prima di iniziare la nostra insegnante ha sottolineato come il passo tenda a venire meglio a chi non è proprio magro in zona pancia.
Non passano pochi secondi di pratica che subito vengo elogiata per la mia bravura al riguardo.
Devo forse dedurne che ho la pancia cicciotta? XD

Questa sì che è la regina della pancetta... (picture by AZRainman)
Non che avessi bisogno di dedurlo a dir la verità, so benissimo com'è fatta la mia pancia :P

Notte Bistecca

Per chi mi ha chiesto delucidazioni sui miei stati di messenger e twitter di ieri ecco qui la "Notte Bistecca" (anche se non so quanto sia "divertente" una volta decontestualizzata).


Per chi invece si sia domandato il perché di tali stati... ecco, l'altro ieri ho rivisto la puntata in questione in televisione (regolarmente becco puntate che ho già visto, quelle che ancora mi mancano, e dire che sono tante, non passano mai) e la canzoncina mi si era talmente fissata in testa che ho passato l'intera giornata a canticchiarla sotto voce.
Ma la cosa migliore è stata quando mia mamma è tornata dal lavoro annunciando di aver comperato le bistecche per cena o_O

lunedì 8 novembre 2010

Biscotti Alla Cannella

Come dicevo nello scorso post, finalmente nella cucina nuova abbiamo installato il forno e ci stiamo sbizzarrendo ad usarlo, un po' per rifarci dopo tanto tempo che siam stati senza e un po' per prenderci la mano con le sue caratteristiche di cottura.
Una delle cose mangerecce che ne sono uscite sono i biscotti alla cannella. I dolci sono una di quelle cose che preparo più volentieri, da una parte sono più semplici da prepararsi che non pietanze e contorni e dall'altra mi danno più soddisfazione, riescono a durare almeno un giorno o due anziché venir consumati nel giro di un pranzo.
Infatti si può dire che quello che mi rompe di più del cucinare sia proprio preparare l'imminente pranzo o cena, mentre cimentarmi in qualche cosa di più particolare e magari speciale mi stimola assai di più. C'è anche da dire che abito con una famiglia che snobba i cibi elaborati e saporiti che piacciono a me, e che invece gradisce pietanze il più semplici possibili e senza troppi mischioni di sapori, in questo contrasto di gusti è matematico che se preparo qualche cosa che mi ispira poi finisce che non piace a nessuno!
Tornando ai biscotti ecco qui la ricetta:

Ingredienti

200 g di farina
100 g di burro
100 g di zucchero
1 tuorlo
1 cucchiaino di cacao in polvere
1 cucchiaino di cannella in polvere
1/2 cucchiaino di lievito in polvere
2 cucchiai di latte (un po' di più se volete biscotti più morbidosi)

Disporre in una ciotola da cucina il burro, lo zucchero, il latte e l'uovo e iniziare a lavorarli.
A poco a poco incorporare anche la farina unita al cacao, alla cannella e al lievito.
Impastare fino ad ottenere una palla che, avvolta nella pellicola trasparente, andrà lasciata riposare in frigorifero per un paio d'ore.
Passate le due ore con un mattarello stendere la pasta ottenendo uno spessore di circa 3-5 millimetri.
Ritagliare i biscotti con le apposite formine e disporli su una placca precedentemente coperta con un foglio di carta da forno.
Infornare a 180° per 10 minuti circa.

Ecco, la durata di cottura può variare a seconda dello spessore dei biscotti, se preparate biscotti più spessi ovviamente necessiteranno di qualche minuto in più in forno, più sottili invece cuoceranno più in fretta. Senza contare il vostro gusto personale, se preferite biscotti più secchi basterà lasciarli in forno leggermente più a lungo, mentre con una cottura più breve risulteranno più morbidi (occhio a non tirarli fuori crudi però!)

A me son venuti circa 25 biscotti (qui mancano quelli già pappati), però ho usato uno stampo grosso e uno spessore di pasta sui 5 millimetri.

sabato 6 novembre 2010

Sono uscita e...

... poi son tornata a casa. Per fortuna aggiungerei, prima o poi a casa ci volevo tornare.
Avevo questa mezza idea di andare fino in Montagnola a cercare un foulard economico per danza del ventre, comprare dell'incenso al patchouli e uno di quei tè ai gusti strani che piacciono a me. Già che ero nei dintorni poi figuriamoci se non mi fosse pure saltato in mente di andare in biblioteca.
Poi mi son ricordata che oggi pomeriggio c'è la stramaledettissima partita di calcio del Bologna. Non avendo la minima voglia di sorbirmi il caos delle deviazioni e compagnia bella, decido di rimandare queste faccende a sabato o venerdì prossimo e di andare invece all'Ikea a comperare una teglia per muffin.
Nella cucina nuova è finalmente giunto il forno e ci stiamo sbizzarrendo ad usarlo.
All'Ikea purtroppo avevano esaurito le teglie di qualsiasi tipo, per cui son tornata a casa a mani vuote e siccome ho pranzato fuori non ho nemmeno fatto quella mangiata che avevo intenzione di fare. 
In compenso ho adocchiato un paio di cosine carine che potrei regalare per Natale ed ho assistito alla divertente scena di un bambino di circa tre anni che ne diceva di tutti i colori contro l'Ikea che a suo dire era gli aveva rubato un peluche. E il suo babbo che inutilmente cercava di spiegargli che se all'Ikea c'era uno squalo di peluche identico al suo è perché l'Ikea quegli squali di peluche li vende.

Considerazioni spicciole fatte a stomaco vuoto (ancora per poco)

In questi giorni sono stanchissima.
E non ha a che vedere con il lavoro, non che lavorare mi riposi, ma sono stanca a prescindere. Non faccio altro che dormire. E mangiare anche, ultimamente ho un appetito da paura, ma questa è un'altra storia.
A questo sonno persistente si aggiunge poi perenne stanchezza fisica, solo il pensiero di fare qualche cosa di "estremo" come andare a stendere le lenzuola in giardino mi stanca ancora di più. Figuriamoci poi farlo.
In questo stato vegetativo la mia voglia di uscire di casa è pari a zero. Perché dovrei uscire senza un'esigenza particolare quando praticamente dormo in piedi?
Poi però non posso fare a meno di pensare che, per quanto stanca, c'è sempre la possibilità che mi diverta. Che incontri qualcuno che non vedo da tempo o che capiti qualche cosa di bello/interessante/divertente/simpatico. Mica chissà che di eclatante, anche una quisquilia.
Alla fin fine questo è il solito ragionamento che mi impedisce di chiudermi definitivamente in casa per il resto dei miei giorni, idea che devo ammettere ha su di me un suo fascino perverso, l'inevitabile pensiero che forse mi sto perdendo qualche cosa da qualche parte. Che, come dicevo, non deve essere per forza qualche cosa di eclatante, anzi, quando mi faccio questi viaggi mentali in genere penso a piccolissime cose che prese singolarmente e fuori dal contesto di affascinante non hanno poi chissà che.
Detto questo, scritto con una cura e un impegno direttamente proporzionale alla mia energia fisica (ma poi, ci ho mai davvero messo impegno nello scrivere post?) esco. Poi mi faccio anche un pranzo degno di un ricevimento di nozze, anche la mia fame è direttamente proporzionale alle mie energie.
La foto perché è la prima che mi è saltata fuori cercando "fiore giallo e schiumoso". A dir la verità io avevo digitato "fiore giallo e spumoso", poi google con il suo classico tono saccente ha detto "forse intendevi schiumoso".

giovedì 4 novembre 2010

Foo Fighters - Everlong

Avevo idee per diverse cose da postare oggi, ma ho anche lavorato tutta la mattina e ora non ho mezza voglia di scrivere post per blog, quindi sarà per un'altra volta.
Mi limito a postare il video di Everlong dei Foo Fighters, brano che oggi sto ripetutamente ascoltando a ripetizione. Oltre alla canzone, mi piace moltissimo il relativo videoclip diretto da Michel Gondry ( regista di "Eternal Sunshine Of The Spotless Mind", "L'Arte Del Sogno", "Be Kind Rewind", per intenderci). Del resto tutta 'sta faccenda del sogno dentro il sogno è la tipica roba surreale che piace a me ;)



Lyrics

Hello
I've waited here for you
Everlong

Tonight
I've thrown myself into
And out of the red, out of her head, she sang

Come down
And waste away with me
Down with me

Slow how
You wanted it to be
I'm over my head, out of her head, she sang

And I wonder
When I sing along with you
If everything could ever feel this real forever
If anything could ever be this good again
The only thing I'll ever ask of you
Got to promise not to stop when I say you when
She sang

Breath out
So I can breathe you in
Hold you in

And now
I know you've always been
Out of your head, out of my head, I sang

And I wonder
When I sing along with you
If everything could ever feel this real forever
If anything could ever be this good again
The only thing I'll ever ask of you
Got to promise not to stop when I say you when
She sang

And I wonder
If everything could ever feel this real forever
If anything could ever be this good again
The only thing I'll ever ask of you
Got to promise not to stop when I say you when

domenica 31 ottobre 2010

Halloween

Halloween è il nome di una festa popolare di origine pre-cristiana che si celebra la sera del 31 ottobre.

Le sue antichissime origini vengono fatte risalire a quando le popolazioni tribali usavano dividere l'anno in due parti in base alla transumanza del bestiame. Nel periodo fra ottobre e novembre, preparandosi la terra all'inverno, era necessario ricoverare il bestiame in luogo chiuso per garantirgli la sopravvivenza alla stagione fredda.

In Europa la ricorrenza si diffuse con i Celti. Questo popolo festeggiava la fine dell'estate con Samhain, il loro Capodanno. In irlandese antico Samhain significa infatti "fine dell'estate" (Sam, estate, e fuin, fine). A sera tutti i focolari domestici venivano spenti e riaccesi dai druidi che passavano di casa in casa con torce ravvivate presso il falò sacro situato a Tlachtga, vicino alla reale Collina di Tara.

Nella dimensione circolare-ciclica del tempo, caratteristica della cultura celtica, Samhain si trovava in un punto fuori dalla dimensione temporale che non apparteneva né all'anno vecchio e neppure al nuovo; in quel momento il velo che divideva dalla terra dei morti si assottigliava ed i vivi potevano accedervi.

I Celti non temevano i propri morti e lasciavano per loro del cibo sulla tavola in segno di accoglienza per quanti facessero visita ai vivi, un'usanza, peraltro, sopravvissuta anche in alcune regioni dell'Italia settentrionale ed in parte della puglia e della basilicata.

Con il dominio romano, Samhain fu assimilata ed accomunata ai festeggiamenti in onore di Pomona, dea dei frutti e del raccolto, e trasformata in Samonios.

Il cristianesimo, come già la dominazione romana, tentò di incorporare le vecchie festività pagane dando loro una connotazione compatibile con il suo messaggio.

I primi resoconti scritti riguardo alle celebrazioni in onore dei Santi risalgono a Tertulliano e a Gregorio di Nizza (223-395 d.C.), ma solo le pagine scritte da Sant’ Ephraem, morto nel 373 d.C., danno una sicura testimonianza della "festa celebrata in onore dei martiri della terra" il giorno 13 maggio.

La festa,  nata nel nord Europa, giunse a Roma il 13 Maggio del 609 d.C., quando Papa Bonifacio IV dedicò il Pantheon di Roma alla Vergine Maria e a tutti i martiri.

Per oltre due secoli le due festività procedettero affiancate, sino a che Papa Gregorio III ne fece coincidere le date, cancellando di fatto l'antica usanza celtica.

Secondo altre fonti, fu invece Sant'Odilone di Cluny che nel 1048 decise di spostare la celebrazione cattolica all'inizio di novembre al fine di spodestare il culto di Samhain, ancora molto popolare. Quell'anno l'Ognissanti fu spostata dal 13 maggio al 1 novembre per dare ai cristiani l'opportunità di ricordare tutti i santi e, il giorno dopo, tutti i cristiani defunti (Commemorazione dei Defunti).

Per questo nei paesi anglosassoni la festa divenne Hallowmas, che significa "messa in onore dei santi"; la vigilia divenne All Hallows Eve, il cui nome progressivamente si contrasse in Halloween. Dal 1630 al 1640 si ebbe una recrudescenza di proibizionismo, quando la Chiesa Inglese, in quel periodo di stampo Puritano, fece in modo di far sopprimere ogni tradizione di tipo pagano rimasta legata a Ognissanti e alla sua vigilia.

Negli Stati Uniti confluirono diverse tradizioni, fino ad arrivare alle consuete moderne celebrazioni. Inizialmente era una festa regionale, le cui caratteristiche erano legate alle culture degli immigrati ed alla fede religiosa personale. Nell'Epoca Vittoriana furono gli strati più elevati della società ad impadronirsi della festa: era di moda, negli Stati Uniti, organizzare feste, soprattutto a scopo benefico, la notte del 31 ottobre. Era necessario eliminare i collegamenti con la morte ed amplificare i giochi e la parte scherzosa della festa.

Prende in questo periodo la connotazione di notte degli scherzi o notte del diavolo, durante la quale ci si abbandonava all'anarchia ed erano ricorrenti gli atti di vandalismo, fino al punto da ritenere opportuno l'annullamento della festività. Con la Seconda guerra mondiale si fece leva sul patriottismo americano e la festa servì a tenere alto il morale delle truppe ed il vandalismo degli scherzi di peggiore specie venne eliminato.

Terminato il conflitto mondiale i bambini si impossessarono della festa, anche grazie alle aziende, che dedicarono a loro tutta una serie di costumi, dolci e gadget trasformando la festa in un affare commerciale.

venerdì 29 ottobre 2010

Zucca Intagliata


Da quasi due mesi avevo questa piccola zucca come centrotavola, l'altro giorno l'ho intagliata e decorata (tralasciando però i volti mostruosi del più classico halloween commerciale). Il suo interno invece me lo sono pappato. 


lunedì 25 ottobre 2010

Hannah e Le Sue Sorelle

Somewhere I have never travelled, gladly beyond
by Edward Estlin Cummings

Somewhere I have never travelled, gladly beyond
any experience, your eyes have their silence:
in your most frail gesture are things which enclose me,
or which I cannot touch because they are too near

your slightest look easily will unclose me
though I have closed myself as fingers,
you open always petal by petal myself as Spring opens
(touching skilfully, mysteriously) her first rose

or if your wish be to close me, I and
my life will shut very beautifully, suddenly,
as when the heart of this flower imagines
the snow carefully everywhere descending;

nothing which we are to perceive in this world equals
the power of your intense fragility: whose texture
compels me with the color of its countries,
rendering death and forever with each breathing

(I do not know what it is about you that closes
and opens; only something in me understands
the voice of your eyes is deeper than all roses)
nobody, not even the rain, has such small hands



Citato in Hannah e Le Sue Sorelle (titolo originale Hannah And Her Sisters) - USA 1986
Regia di Woody Allen con Mia Farrow, Woody Allen, Michael Caine, Barbara Hershey, Dianne Wiest, Max Von Sydow, Carrie Fisher.
Durata 106 minuti.
Uno di quei film che vi consiglio caldamente di vedere.


Traduzione

là dove non sono mai stato, piacevolmente oltre
ogni esperienza, i tuoi occhi hanno il loro silenzio:
nel tuo gesto più delicato ci sono cose che m'imprigionano,
o che non posso toccare perché mi sono troppo vicine

il tuo sguardo più insignificante facilmente mi schiude
sebbene io mi sia chiuso come le dita di una mano,
tu mi apri sempre facilmente petalo per petalo come la Primavera apre
(sfiorando abilmente, misteriosamente) la sua prima rosa

o se il tuo desiderio sia chiudermi, io e
la mia vita ci chiuderemo di scatto meravigliosamente, improvvisamente,
come quando il cuore di questo fiore s'immagina
la neve scendere con cautela ovunque;

niente di tutto ciò che sperimenteremo in questo mondo è pari
alla forza della tua intensa delicatezza: la cui trama
mi costringe nel colore delle sue terre,
rendendo omaggio alla morte e al per sempre ad ogni fiato

(non so cosa sia di te che chiude
e apre; solo qualcosa mi dice
che la voce dei tuoi occhi è più profonda di tutte le rose)
nessuno, nemmeno la pioggia, ha mani tanto piccole

sabato 23 ottobre 2010

Phantom Of The Paradise

Ieri sera sono stata costretta a vedere 2012.
Porca miseria, era perfino peggio di The Day After Tomorrow, una delle storie più stupide che abbia mai visto. Ok, non che mi aspettassi chissà quale genialata da un film catastrofico, sapevo che avrei assistito solamente a scene spettacolari e azioni assurde. Il problema è che erano troppo assurde anche per un film del genere! Oltre ad essere noioso, a parte la trama trita e ritrita vista in altri duemila film, c'erano perfino alcune scene che si ripetevano in continuazione. Però devo dire che nella loro demenza alcune parti mi hanno fatto ridere come una deficiente.
Ad ogni modo non volevo parlare di 2012 (che, anzi, spero di dimenticare presto), ma di Phantom Of The Paradise (Il Fantasma Del Palcoscenico in italiano), uno dei miei film super preferiti.
E' sì una rivisitazione in chiave moderna del Fantasma dell'opera, come si può evincere dal titolo, ma non solo, sono presenti anche il mito del Faust, Il ritratto di Dorian Gray, il tema del doppio e molti altri sottili riferimenti.
Tutti questi temi nella trama vengono miscelati con grande maestria, a creare un film visionario/surreale/drammatico/thriller/musical  dai toni pop/kitsch e diretto magistralmente da De Palma, che in quanto a tecnica qui da il meglio di se sbizzarrendosi con la cinepresa (un esempio la stessa scena ripresa contemporaneamente da due angolazioni diverse).
Bellissima inoltre la colonna sonora di Paul Williams, che nel film interpreta anche il diabolico Swan. 
Personalmente adoro questo film, spero piaccia anche a voialtri.


Il Fantasma Del Palcoscenico (titolo originale: Phantom Of The Paradise) - USA 1974
Regia di Brian De Palma con Paul Williams, William Finley, Jessica Harper
Durata 92 minuti.

venerdì 22 ottobre 2010

Raqs Sharqi o danza del ventre

Martedì scorso ho iniziato il corso di danza del ventre.
Nel senso di frequentato, non di condotto, come se ci fosse bisogno di specificarlo.
Devo dire che è stato davvero molto divertente, anche se stancante.
Se non altro è un ottimo connubio di attività nuova (e avevo proprio bisogno di fare qualche cosa di "diverso") ed esercizio fisico, evitando però cose come andare in palestra, che non reggo nemmeno  a livello ipotetico, o praticare sport, che proprio non è il mio genere. E poi abbiamo perfino usato una musica tutta basata sulle percussioni ^^
Ci son stati insegnati due passi, così potevamo fare qualche cosa di divertente che avesse almeno una parvenza di danza. Dico parvenza perché ai nostri livelli nulla aveva dell'eleganza e la grazia che ci si aspetti da una cosa che porta il nome di danza.
Più che altro, almeno nel mio caso, si trattava di un movimento sconclusionato di parti del corpo (il ritmo l'ho reggo giusto i primi due secondi prima di incartarmi miserabilmente) e durante l'esercizio di vibrazioni tutto quello che mi sembrava di riuscire a concludere era far ballonzolare la ciccia delle chiappe. Non avendo mai terminato gli studi per diventare maestra non ho sviluppato gli occhi dietro la testa, ma anche senza poter vedermi durante l'esercizio ho come l'impressione di somigliare terribilmente ad uno di quei budini di gelatina. Bella immagine, vero?
Vedremo che cosa verrà fuori in futuro dopo un po' di allenamento e di pratica! 

Inoltre questo tipo di attività pare abbia molti buoni benefici, sia a livello fisico che a livello emotivo. Molto interessante anche la storia di questa danza.
Trovate benefici e storia qui: "http://www.leodalische.it/ladanza.html"

mercoledì 20 ottobre 2010

Sorridi e il mondo sorriderà con te (forse)

Mattina.
Dal tabaccaio. 
A comperare biglietti per l'autobus.
Io tutta allegra non so nemmeno perché, nel senso, non che debba esserci per forza un motivo preciso per essere allegri, questa mattina lo ero e basta, senza una ragione particolare.
Do i due euro al tabaccaio, intasco i biglietti, mi sistemo la sciarpa al collo e, dirigendomi alla porta,  con un bel sorriso stampato in faccia cinguetto un gioiosissimo "buona giornata!". 
Altro che allegra, ero proprio di buon umore.
Per tutta risposta ricevo un depressissimo "sarà dura".
Dir che mi ha smontato è dir poco! 

domenica 17 ottobre 2010

Colpo grosso in biblioteca

Ta dah, adoro andare per biblioteche a cercare dvd che voglio vedere e trovarli! 
Detta così sembra una roba da nulla e che io sia fusa definitivamente, in realtà non è mica cosa tanto semplice.
Prima di tutto il dvd che vuoi prendere in prestito non deve essere stato preso in prestito da qualcun altro, ma essere fisicamente in biblioteca. E con l'utenza che c'è, vi assicuro che i dvd sono perennemente in prestito. Tenendo poi conto che non è che abbia il tempo di andare a controllare tutti i giorni. Ad alcuni film ho dato la caccia per mesi.
Già nel momento in cui il computer di ricerca in biblioteca mi dice "documento disponibile" alzo soddisfatta i pollici come Fonzie, con in faccia stampata un'espressione (idiota) di compiacimento, anche se non è ancora per niente detto che riesca effettivamente a prenderlo in prestito.
Capita spesso di avviarmi bella baldanzosa verso lo scaffale per poi non trovare quello che sto cercando, vuoi che il dvd sia stato messo nel posto sbagliato da qualche scemo o che qualcuno più rapido di te se lo sia intascato nel frattempo.
Altre volte fortunatamente il dvd è lì dove deve stare, al che me lo stringo al petto accarezzandolo morbosamente e sussurrando il mio tessssoro, oppure lo innalzo al cielo ridendo sadicamente come se avessi finalmente trovato la chiave per la conquista del mondo, facendomi guardare strano dagli altri utenti e rischiando che qualche bibliotecario, visto il mio strano comportamento, decida di revocarmi la tessera una volta per tutte.
Tutta questa storia in teoria vale anche per i libri, ma nel loro caso il più delle volte ne esistono diverse copie disseminate nelle varie biblioteche della città, senza poi contare che i libri si possono tranquillamente prenotare evitando così cacce assurde.
Di recente comunque ho trovato della robina interessante.
Primo fra tutti "Il vento che accarezza l'erba" di Ken Loach che cercavo davvero da un bel po'. E dire che l'hanno in ben due biblioteche diverse, pensavo fosse più facile intercettarlo.
Poi "Papà sei una frana!" di Arthur Hiller. Ok, dal titolo pare una minchiata, ma, oltre al fatto che se c'è Al Pacino anche una minchiata vale la pena di essere vista, dato che in originale si chiama "Author! Author!" spero non sia tutta questa delusione. Mi piacerebbe davvero sapere chi è il genio che ha ideato e scelto il titolo italiano.
Trovato anche "Le Quattro Piume", la versione recente di Shekhar Kapur, che sì cercavo, ma non maniacalmente però.
E infine "Funerale a Berlino" di Guy Hamilton, che in realtà non cercavo affatto perché non sapevo nemmeno lo avessero. Ma son stata felice di trovarmelo davanti curiosando tra gli scaffali.

il mio bottino
Non mi è riuscito invece di trovare "Vanity Fair" (dopo il libro voglio vedere la versione cinematografica!) e un paio di film di Woody Allen che ormai cerco da un bel po'. Sarà per la prossima caccia!

mercoledì 13 ottobre 2010

Incontri a quattro zampe

Tess è un beagle ed è uno dei due cani di famiglia.
Recentemente ha avuto la sfiga di inalare una spiga di grano che le è finita dritta in un polmone, causando non vi dico che casini, culminati in un'operazione chirurgica.
Ieri finalmente l'ho portata a togliere i punti.
Arrivate alla clinica entriamo in sala d'aspetto, già occupata da un signore con un pastore tedesco dalle dimensioni di un mammut, una coppia di anziani che accompagnavano un gatto terrorizzato senza gabbietta e un barboncino zoppo in grembo alla sua fighettissima, elegantissima, truccatissima e pettinatissima padrona dai trampoli d'alta moda e dalla manicure impeccabile. 
Tess è supersocievole, roba che se fosse per lei saluterebbe tutti quelle che vede, compresi Freddy Krueger e lo strangolatore di Boston se le capitasse di incontrarli, non vi dico quindi come ci sia rimasta male quando, messa la zampa nella stanza, il pastore ha rizzato il pelo e ringhiando come un pazzo ha tentato di morderla.
Velocemente superiamo il pastore e la trascino al sicuro dall'altra parte della stanza. Qui Tess si gira a guardare la lucidatissima signora con il barboncino, che subito ritrae il più possibile le gambe gracchiando un "via via" più schifato solo dell'espressione schifata che aveva stampata in volto. Manco le si fosse avvicinata una merda a quattro zampe.  Come se non bastasse ha pure osato guardare male il mio bellissimo capellino, per cui le ho fatto un velocissimo malocchio per far sì che la sua splendente capigliatura venisse colpita da una cacca di piccione non appena fosse uscita dall'edificio.
In tutto questo tempo il pastore non ha smesso un secondo di fissare Tess con sguardo omicida, cosa che non è che ci mettesse proprio a nostro agio.
Al che il suo padrone ha l'idea del secolo. Accompagnando il gesto con le parole "E' solo curioso" porta il suo cane a vicinanze troppo vicine per i gusti di chiunque. Per poco non si scatenava un combattimento fra cani con tanto di scommesse clandestine.
No, dico, ma sei scemo? 
Già mi domando perché non gli hai messo una museruola, ma questo te lo posso giustificare pensando che forse è solo lo stress della situazione a rendere rabbioso e fuori di testa un cane che in condizioni normali è un angioletto, però quando vedi che ha il temperamento di lupo mannaro con la luna di traverso magari è il caso di tenerlo a debita distanza!
Durante questo episodio il gatto ha come minimo perso due delle sue vite per la paura.
In quella entra una signora con un allegro westie e subito il pastore cerca di mangiarsi pure lui. A questo punto il padrone si rende conto che forse è meglio allontanare il proprio cane dalla sala d'aspetto e lo porta a fare un giro in giardino, cosa di cui gli siamo stati tutti molto grati, in particolar modo il gatto che nel frattempo aveva perso ulteriori tre vite. A giudicare da come gli occhi stavano per cadergli fuori dalle orbite ho paura che la sera stessa sia morto per lo stress.
Finalmente un medico giunge a portar via il pastore, trovandosi faccia a faccia con una bestia ringhiosa dagli occhi iniettati di sangue, nonostante ciò il padrone continuava a ripetere che è "buonissimo e non morde". Dalla faccia e da quanto si teneva a distanza, direi che il veterinario non ne era molto convinto. Almeno ha avuto la sagacia di portarlo in ambulatorio attraverso una porta secondaria, cosa che ha fatto sospirare di sollievo tutti gli occupanti della sala d'aspetto.
In seguito il westie ha dimostrato apertamente di voler giocare ad acchiapparella con Tess, la quale, ancora sconvolta dal comportamento asociale del pastore, non era molto in vena. Senza contare che due cani che giocano avrebbero portato definitivamente all'altro mondo il povero gatto.
Per il resto tutto ok, il veterinario ha tolto i punti a Tess e l'ha trovata in buona salute, anche se stupito che non fosse ciccia come tutti i beagle di sua conoscenza. Se potesse vedere quanto corre quotidianamente si stupirebbe ben poco.
Tornati al parcheggio scopriamo che, durante il suo girettino all'aria aperta, il pastore ci ha lasciato in ricordo una bella pisciata sulla portiera dell'auto. Come se potessimo mai scordarci di lui!

Tess, troppo impegnata a dormire per interessarsi a questo post