martedì 30 settembre 2008

Marc Bolan 30 Settembre 1947 - 16 Settembre 1977

Sessantuno anni fa nasceva Marc Bolan, cantante, chitarrista e compositore dei T.Rex.
In genere se sono fan di un musicista è perché fa parte di un gruppo che mi piace, ma esistono le eccezioni, infatti in questo caso non è che mi piaccia Marc Bolan perché fa parte dei T.Rex, ma mi piacciono i T.Rex perché vi fa parte Marc Bolan. E Marc Bolan era un genio, oltre a possedere una voce che personalmente amo molto.
Non conosco neppure tanto bene la discografia, sembra che la maggior parte degli album sia ormai fuori catalogo e a cercar su internet non se ne parla (perché ho la connessione lenta, mica per altro ^^), tra l'altro più che gli album ufficiali si trovano solo raccolte : |
Nemmeno le immagini si trovano tanto facilmente, ogni volta che faccio una ricerca mi saltano fuori dei gran dinosauri XD

T.Rex - Hot Love (German Tv 1971)




PS. Questo non c'entra nulla e spero che lo spirito di Marc non se la prenda se scrivo cose inutili nel post dedicato a lui... ma che palle la connessione, sono tre ore che cerco di postare e non ci riesco e ogni cinque minuti si scollega nemmeno riesco a condurre una discussione decente su messenger, è lenta che fa schifo, venisse un accidenti a quelli della Vodafone che l'unico modo per farla andare decentemente è telefonare loro e minacciarli di morte, solo che dopo un giorno già te la rimandano come prima!
Fine dello sfogo, ora sto meglio.

lunedì 29 settembre 2008

The Cosmos Rocks - Concerto Queen + Paul Rodgers - Milano 28 Settembre 2008

Ieri finalmente sono stata a questo tanto atteso concerto dei Queen + Paul Rodgers, era da aprile che avevo i biglietti (più precisamente dal momento in cui hanno aperto le vendite) e ormai l'impazienza era davvero tanta.

Siamo state, mia sorella, mia mamma ed io, davanti ai cancelli dalle nove del mattino fino all'apertura avvenuta poco prima delle sette circa, ma non è stata un'attesa particolarmente stancante, anzi, alla fin fine il tempo è volato e ci siamo divertite parecchio a star lì con tutti gli altri fan. E del resto ne è valsa decisamente la pena visto gli ottimi posti che siamo riusciti ad accaparrarci.

Non sono mancati gli incidenti però: poco prima delle dieci circa, un tizio giunge dove noi e il resto dei fan stavamo seduti e se ne esce con le parole "non so con chi abbiate parlato, ma si entra dall'altra parte", seguito da un fuggi fuggi generale di tutti quanti verso il vero ingresso, e qui Angela è sfrombolata sull'asfalto.

Questa corsa ad ogni modo è stata nulla confronto a quella seria di quasi nove ore dopo quando, dopo esserci sorbiti lo spettacolino di uno svitato giapponese che si è presentato vestito come Freddie al Wembley, sono stati aperti i cancelli e ci siam dovuti precipitare a prendere i posti nel parterre. Poco ci è mancato che rotolassi giù per la scalinata, ma in qualche modo sono riuscita ad arrivare di sotto tutta intera, tra lo stupore della famiglia che non si sarebbe mai aspettata cotanta abilità nella corsa da parte mia.

Il palco aveva la passerella in mezzo, in origine avevo intenzione di mettermi proprio lì davanti, ma c'erano già parecchie persone per cui ho optato per il lato destro dove, per il momento, c'era meno gente, tra cui alcuni busoni del fanclub che si credevano padroni indiscussi del Datchforum (forse il dover sborsare soldi per poter usufruire dei vantaggi che li distingue dai comuni fan altera il carattere). Ad ogni modo, fortunatamente, non mancavano anche persone molto gentili e simpatiche. E soprattutto pazienti, visto che si son dovuti sorbire la sottoscritta che ha improvvisamente cominciato a tossire senza sosta, roba che nemmeno un tisico.

Finalmente alle nove in punto la mia tosse era ormai placata, le luci si sono abbassate e lo spettacolo è iniziato. Grazie all'abile aiuto della mia mamma (che di concerti ne ha fatti così tanti che ormai è esperta) e alla mia altezza inesistente, sono riuscita a sgusciare davanti a tre "simpaticissimi" tizi e piazzarmi proprio contro la transenna che fiancheggiava la passerella, avvinghiandomici così strettamente che ci sarebbero voluti i pompieri per schiodarmi da lì. Lo so che queste mosse non sono cose carine da farsi, ma se i tipi in questione fossero stati un minimo gentili e non avessero distribuito spintoni e gomitate a chiunque osasse solo pensare di avvicinarsi a loro, non avrei sentito l'urgente bisogno di comportarmi da bastarda. Ad ogni modo non mi son di certo lasciata turbare più di tanto da queste quisquilie, avevo decisamente di meglio a cui pensare.

Descrivere le emozioni provate non solo è difficile, ma credo quasi impossibile; forse solo chi si è trovato in una situazione simile può comprenderle appieno. Dico solo che vedere finalmente suonare dal vivo (e suonare da dio per di più) quelle persone che hanno composto e interpretato alcune delle tue canzoni preferite suscita una gioia davvero indescrivibile. Allo stesso modo, la consapevolezza che quello che stavo vedendo questa volta non era un video o una registrazione effettuata chissà quando nel passato, ma si trattava proprio di loro in carne ed ossa, fisicamente lì e in quello stesso istante, mi ha procurato un entusiasmo incredibile.

Dal posto che ero riuscita ad accaparrarmi, voltando appena la testa, vedevo splendidamente il palco, Roger e la batteria collimavano perfettamente con il mio sguardo. Solo Brian, quando si spostava sull'estrema destra, faticavo un po' a vederlo bene, ma in ogni altro momento li vedevo benissimo tutti e tre,  perfino da meno di tre metri di distanza quando passavano sulla passerella.

L'unica piccola pecca (per me almeno) è che l'assolo di basso (questo è stato geniale, suonato con le bacchette, davvero meraviglioso) e di batteria sono stati eseguiti nel b-stage, ovvero in fondo alla passerella e quindi per distinguere bene dovevo affidarmi allo schermo perché altrimenti di Roger vedevo solo le spalle. Poco male però, perché durante il resto dello spettacolo lo vedevo più che perfettamente e potevo ammirare benissimo ogni singola sua mossa, ogni singolo colpo che sferrava alla batteria, tutte le rotazioni che faceva compiere alla bacchetta e tutte le sue classiche espressioni buffe che fa sempre mentre suona  (scusate se paio una fanatica invasata, ma, a parte che lo adoro, sono decisamente ancora su di giri! E fortuna che questo post non l'ho scritto ieri sera...)

Non che vedere ed ascoltare Brian (e la sua Red Special!) sia stato meno emozionante, si capisce! Bravissimo, un chitarrista davvero eccezionale, ho trovato assolutamente piacevole perfino l'assolo di chitarra, per dire, che in genere non mi appassionano più di tanto. Simpaticissimo quando ci parlava in italiano, si era perfino scritto le parole più importanti sulla chitarra. Però la camicia con il sole che fa la linguaccia ce la poteva risparmiare... anche se devo ammettere che ormai, dopo avergliela vista indosso in non so più quante foto, in un certo senso un po' mi ha fatto piacere vederla con i miei occhi.

E mi è piaciuto moltissimo vedere e soprattutto sentire anche Paul, nonostante fossi lì principalmente per gli altri due, come cantante è fenomenale, ha davvero una gran voce. Prima che prendesse parte a questo progetto praticamente non lo conoscevo, ed era un vero peccato perché ho scoperto che sia lui che i suoi lavori passati mi piacciono molto. Inoltre apprezzo molto la sua umiltà e il fatto che interpreti le canzoni dei Queen a suo modo e secondo il suo stile, senza ridursi ad imitare Freddie.

Molto belle le luci e gli effetti visivi, durante l'esecuzione di Bijou e Bohemian Rhapsody sullo schermo sono stati trasmessi spezzoni di filmati su Freddie (e un paio di volte si è visto anche John), è stato un momento commovente. Simpatico anche l'alieno che ad un certo punto ha fatto la sua comparsa sullo schermo, alieno che, data la somiglianza, immagino sia parente di quello che fa bella mostra di se sulla copertina di Fun In Space.

Questo concerto è stato davvero bello (anzi, di più!) e sono proprio soddisfatta di esserci andata, e ci tornerei di sicuro se dovessero fare un altro tour, sempre che l'età glielo permetta (e spero di si!). 
Grande onore anche ai musicisti accompagnatori: Jamie Moses alla chitarra, Danny Miranda al basso (davvero molto bravo, anche se ovviamente la mancanza di John si sentiva) e, last but not least, Spike Edney, che ormai è un mito per aver suonato tante volte con i Queen negli anni ottanta e per aver fatto parte dei The Cross.

Il pubblico forse cantava un po' troppo per i miei gusti, c'è stato un momento in cui ho avuto il dubbio che anziché aver comperato un biglietto per i Queen + Paul Rodgers avessi comperato un biglietto de "il pubblico dei Queen + Paul Rodgers". Ma questi son problemi miei.

Una cosa che mi è dispiaciuta molto è non essere riuscita a salutare un ragazzo molto simpatico incontrato in platea, che mi ha raccontato della data a Pesaro durante il tour del 2005. Un po' per l'euforia che alla fine del concerto mi faceva vagare come una matta e un po' perché ero impegnata a cercar di convincere gli addetti della sicurezza ad andare a procurarmi un paio di bacchette, ho finito per perderlo di vista. E non ho nemmeno avuto le bacchette (ma sono riuscita a stare alla transenna, mille volte meglio delle bacchette a conti fatti!).


Scaletta del concerto:

Intro (Cosmos Rocks)
Surf's Up... School's Out
Tie Your Mother Down
Fat Bottomed Girls
Another One Bites The Dust
I Want It All (senza la prima parte dell'assolo)
I Want To Break Free
C-lebrity
Seagull
Love Of My Life
'39
Bass Solo (in cui erano riconoscibili Under Pressure e Another One Bites The Dust)
Drum Solo (con l'intro di Innuendo)
I'm In Love With My Car
Say It's Not True
Bad Company
Feel Like Making Love (intro di armonica e chitarra)
Guitar Solo
Bijou
Last Horizon
Crazy Little Thing Called Love
Radio Ga Ga (priva della seconda strofa)
The Show Must Go On
Bohemian Rhapsody

Bis:
Cosmos Rockin'
All Right Now
We Will Rock You
We Are The Champions
God Save The Queen


Niente foto dell'evento, né qui né altrove, a parte che non c'era abbastanza luce e abbastanza staticità perché la mia macchinetta potesse fare foto degne di questo nome, non vedo perché dovevo perdermi il concerto per fare foto e filmati che comunque non sarebbero stati in grado ritrasmettere la magia del momento. Certe cose preferisco vederle con i miei occhi piuttosto che attraverso a delle lenti.

Giusto per apparire ancora più patetica di quello che di certo sarò sembrata dopo questo post degno di una bimbaminkia scatenata, perfino gli occhi lucidi dalla commozione a vedermeli tutti e tre lì davanti. Oh, che ci posso fare, mi sono emozionata e ho voluto godermi le emozioni fino in fondo.
E per poco non mi è pure venuto un mancamento quando, alla fine dello spettacolo, ho ricevuto l'onore di uno scambio di sguardi con un super sorridente Roger (!!!) Non perché io sia speciale o chissà che ovviamente, ero solo nel posto giusto al momento giusto. Ma mi ha fatto comunque piacere, eh sì.

giovedì 18 settembre 2008

Questa cosa la voglio vedere dal vivo

Accidenti *__*
Spero lo faccia anche a Milano... :D


Queen+Paul Rodgers Live In Kharkiv 12/09/2008 Bass Solo



lunedì 15 settembre 2008

Appunti di viaggio: Sardegna

So, che titolo dal sapore importante...
Comunque sia ecco qui, con una velocità fuori dal comune (in senso negativo però), un piccolo e inutile resoconto del mio viaggio in Sardegna, dove io, la mia famiglia e i miei cugini Francesca ed Emilio abbiamo alloggiato nella casa delle vacanze di mio zio (che però non è il padre dei due cugini precedenti ^^). Il viaggio è stato molto bello e piacevole, alla fine sono contenta di esserci andata :D


Mercoledì 3 settembre 2008

Alle 23.30 ci partiva il traghetto da Livorno. Non appena Emilio e Francesca sono giunti a casa nostra e una volta conclusa la riunione di calcio che Giò aveva con la sua squadra, siamo partiti armati di bagagli e cestino sacro, ovvero il cestino contenente la cioccolata e altre gustose schifezze indispensabili per affrontare il viaggio in auto.
A Livorno seguendo il cartello “porto” si arrivava ovunque tranne che lì. Fortunatamente dopo un po’ di peregrinazioni l’abbiamo trovato, anche perché non passava inosservato, con tutte quelle navi attraccate. Essendo arrivati con un’ora e mezza d’anticipo abbiamo potuto accaparrarci i posti migliori, ovvero il divanetto con la moquette nell’area bimbi. L’unica cosa che ci preoccupava era il televisore con i cartoni dei Looney Tunes, temendo che non venisse spento e ci toccasse sopportare Beep Beep per tutta la notte, cosa che fortunatamente non è successa.
I miei invece hanno preferito dormire sui divanetti del bar. Peggio per loro perché si son dovuti sorbire la televisione accesa e sintonizzata su canale 5 per tutto il tempo.

Giovedì 4 settembre 2008

Alle quattro e mezzo o qualche cosa del genere ci siamo alzati e, con l’aspetto di mummie prese a bastonate, ci siamo ammassati tutti ai tavolini del bar. Qui abbiamo atteso che il traghetto attraccasse guardando canale 5, dove avranno trasmesso venti volte di seguito il notiziario della mattina.
Finalmente sbarcati ad Olbia, ci siam diretti verso la casa mio mio zio, che si trovava (e presumo si trovi ancora, a meno che non sia stata demolita, ma non vedo perché) a Mandriola, dall’altra parte dell’isola. A metà mattinata abbiamo fatto una sosta per fare una colazione decente a Siniscola. Qui finiamo in un bar dove, stando ai patacchini alle pareti, tifavano Milan e avevano un televisore sintonizzato anch’esso su canale 5 -___-
Per l’ora di pranzo finalmente arriviamo a Mandriola, sotto comune di Riola Sardo, in provincia di Oristano e vicino a Putzu Idu. A poca distanza c’era pure un paese chiamato Su Pallosu, che dato il nome non abbiamo osato visitare. Giunti a destinazione ci siamo catapultiamo con armi e bagagli dentro la casa, edificio dipinto dal proprietario precedente con uno strano colore rosso a macchie (purtroppo nessuno ha avuto la sagacia di fare una foto e non posso mostrarvi il capolavoro di pittura).
Questo fatto comunque non ci ha sconvolto più di tanto e soprattutto non ci ha impedito di pranzare, dormire per riprenderci e infine andare in spiaggia a sguazzare nell’acqua.

Venerdì 5 settembre

La mamma ed io, uniche ad essersi alzate ad orari decenti, siam partite per una camminata di un’ora e mezza fino a Capu Mannu e ritorno. Durante il viaggio abbiamo affrontato delle lucertole giganti, incontrato alcune persone che avevano avuto la nostra stessa idea, osservato un uccello strano che sembrava un incrocio tra un falco e un pappagallo, trovato uno schermo gigante montato in mezzo al nulla (e che ancora non siamo riusciti a capire a che servisse) e ammirato una scogliera a picco sul mare che a entrambe ricordava un celebre video dei Cure.
Tornate a casa (dove nessuno ci aveva preparato la colazione) abbiamo trovato un geko morto nel cortile, probabilmente portatoci da o un gatto o da qualche burlone. Il geko è poi rimasto sul vialetto per tutta la vacanza, smontato pezzettino per pezzettino dalle formiche mentre noi, periodicamente, ne osservavamo la decomposizione. E’ stato un interessante osservazione scientifica, dico sul serio.
Niente di particolare per il resto del giorno, ozio totale al mare (dato che siamo andati in Sardegna apposta mi sembra il minimo), un’ora passata a maledire internet nel tentativo di aggiungere un post su questo blog e guardato uno speciale sui Queen in televisione dopo cena (durante il quale mio padre e mio cugino sono rimasti piacevolmente folgorati da Roger Taylor in abiti femminili XD)

Sabato 6 settembre

Sabato abbiamo deciso di fare qualcosa di diverso e anziché tornare nuovamente alla spiaggia di Mandriola ci siamo diretti a Sa Mesa Longa, dove la spiaggia e il mare erano molto più belli. C’erano molte scogli (motivo per cui precedentemente avevamo fatto una sosta a comperare le scarpine apposite) e anche molti animali, particolarmente pesci, cosa che immagino non avreste mai creduto.
Nel pomeriggio ne se siamo andati un altro po’ in giro, prima allo stagno di Càbras a fare del birdwatching moooolto da dilettanti. Abbiamo visto qualche airone e un gregge di pecore accompagnate da un pastore in motorino (comoda la vita!).
Dopo aver appreso come avvenga la locomozione dei pastori moderni, ci siamo diretti alla spiaggia di Arrutas, detta anche la spiaggia di riso, per via della sua sabbia che sembra riso, per l’appunto. Qui c’era il mare mosso e io Angela e Francesca ci siamo lasciate sbattacchiare in giro dai cavalloni. Anche volendo tentare di smettere era difficile, una volta atterrate violentemente sulla spiaggia la corrente ci riportava in mare con un risucchio impressionante, senza contare che, tempo di riprendere fiato e rimettere a posto il costume che nel frattempo se ne era andato ovunque, era già arrivata un’altra onda e si ricominciava daccapo.
Chi ha apprezzato particolarmente questo gioco è stato un gruppo di ragazzi lì in spiaggia che all’inizio giocava a pallavolo, per poi smettere progressivamente man mano che i costumi minacciavano di abbandonarci, cosa che comunque non è successa :-)

Domenica 7 settembre

Dato il divertimento del giorno precedente alla mattina siamo tornati ad Arrutas, sempre a fare le deficienti sui cavalloni, cosa che quel giorno facevano praticamente tutti, mentre nel pomeriggio ci siamo accontentati della spiaggia vicino a casa. Alla sera con un botto di fortuna siamo riusciti ad evitare il film di Boldi e DeSica che Emilio voleva farci vedere.

Lunedì 8 settembre

Questa giornata l’abbiamo dedicata al vagabondaggio. La prima tappa è stata Bosa, bella cittadina, dove abbiamo spaventato gatti, disturbato cani ringhiosi e, soprattutto, cercato una pasticceria. E’ stata un’impresa difficile, la prima che abbiamo trovato (con l’invitante insegna “Pane e dolci” o qualche cosa di simile) potrebbe essere considerata la bottega più vuota del mondo, dato che conteneva un paio di panini e nient’altro. La seconda invece è stata molto più soddisfacente :D
Divorati i nostri acquisti ci siamo diretti ad Alghero, vicino a Capo Caccia, a vedere il panorama, poi ci siamo infine accampati ad una spiaggia di Torre del Porticciolo. Qui il mare era davvero bello, con talmente tanti pesci che sembrava di nuotare in un acquario. Questa spiaggia ci è piaciuta così tanto che siam rimasti lì fino a tarda sera, per poi andare in una pineta lì vicino nel tragicomico tentativo di cambiarci d’abito. Riusciti bene o male a metterci qualche cosa di decente indosso siamo andati a cenare ad Alghero, bellissima cittadina che ricordava vagamente la città francese di Saint Malò (o forse è quest’ultima che assomiglia ad Alghero, non saprei). Per quel che mi riguarda ho cenato con un ottimo piatto di straccetti ai gamberi e zucchine.

Martedì 9 settembre

Essendo la sera precedente tornati ad un’ora estremamente tarda, ce ne siamo rimasti buoni buoni a casa, trascorrendo la giornata nella spiaggetta di Mandriola. Sia il mare che il tempo erano decisamente belli, non so se fosse più limpido il cielo o l’acqua.
Per il resto la cosa più eccitante della giornata è stato l’essere inseguita da un gatto dall’aria particolarmente feroce.

Mercoledì 10 settembre

Il giorno del ritorno.
Pulita e messa in ordine per bene la casa, in modo che così mio zio ci permetta di ritornarci, e salutato il nostro amico geko morto (ormai ridotto a un misero stratino di pelle esterna senza più traccia di qualsiasi cosa all’interno) abbiamo ricaricato l’auto e siamo partiti in direzione di Olbia.
Siccome qualsiasi programma radiofonico ci ricordava dell’esperimento del Cern che si teneva quel giorno e ci facevano venire delle paranoie assurde, siamo andati a far colazione in una rinomata pasticceria di Riola Sardo, così se anche fossimo finiti in un buco nero ci saremmo andati con lo stomaco pieno (e di cose veramente buone per di più).
Per il resto nulla di veramente degno di nota. Ad Olbia abbiamo preso il traghetto per poi arrivare a Livorno verso le 23 o qualche cosa del genere. Durante lo sbarco mi sono addormentata con un iPod spento in mano, risvegliandomi due ore dopo nella stessa posizione in una stazione di servizio, dove c’eravamo fermati a cambiare le lampadine dei fanali che avevano avuto la bella pensata di fulminarsi. Io comunque in quel momento non capivo nulla ed ero convinta che stessimo sostando sull’argine di un fiume.

Purtroppo non riesco ad allegare foto significative a questo post (e non ho nemmeno voglia di ridurle e tutti quei giri lì), non appena la connessione ricomincerà ad andare anche solo vagamente decentemente le aggiungerò al photoalbum del live space (l'unico motivo per cui quel live space esiste ancora).

venerdì 5 settembre 2008

Freddie Mercury 5 settembre 1946 - 24 novembre 1991

Oggi ricorre il sessantaduesimo anniversario della nascita di Freddie Mercury, cantante dei Queen, per i quali ha composto (citando solo alcune delle più famose) Bohemian Rhapsody, Somebody To Love, We Are The Champions, Killer Queen, Play The Game, Don't Stop Me Now e Crazy Little Thing Called Love (e che quindi non è, come molti pensano, una cover di Elvis).
La clip scelta è la versione live di Stone Cold Crazy, tratta dall'album Sheer Heart Attack (1974).


Queen - Stone Cold Crazy (Live At The Rainbow 1974)


martedì 2 settembre 2008

Sardegna

Abbiamo finito di dipingere l’ingresso. Alla mamma il risultato non piace. Lo so che non sta bene dire “l’avevo detto”, ma io lo dico lo stesso: l’avevo detto! L’avevo detto che quel colore non era adatto, ma cosa pensavo io pareva non interessare a nessuno; se non altro posso affermare tranquillamente di non avere nessuna colpa se ora l’ingresso ha un colorito strano.

Domani parto per la Sardegna, con destinazione casa recentemente acquistata da mio
zio, dove ci soggiorna più il resto della famiglia che lui (che branco di approfittatori…). In principio, spinta da una strana e inspiegabile voglia di studiare, avevo deciso di non andarci, ma poi la mamma ha messo su il muso e ha detto che poi ci rimaneva male se non andavo. Bisogna comunque ammettere che non ci voleva di certo il mago della persuasione per farmi cambiare idea. Dopotutto non sono messa troppo male con gli esami che sto preparando ed ho altre due settimane per ripassare una volta tornata, senza contare che forse combino qualche cosa pure in Sardegna (si, beh, molto forse).

Tra l’altro ho pensato che, metti caso dovessero avverarsi le previsioni degli scienziati più pessimisti e il Cern di Ginevra ci fa finire sul serio in un bel buco nero (ma senza scomodare il Cern di Ginevra, basta anche un pullman che mi passi sopra, o una sparatoria tipo Far West o molto più semplicemente l’ascolto di un disco di Gigi D’Alessio) di gran lunga preferisco aver passato queste ultime settimane d’estate a spassarmela in Sardegna che non tappata in casa a studiare. Quando poi non passerò gli esami ne riparleremo XD <---che rido a fare poi non so…
Il traghetto parte verso le undici di sera, quindi, sconvolgimenti spazio temporali a parte, viaggeremo di notte. Non ho mai viaggiato in traghetto di notte, in compenso però l’anno scorso, durante la navigazione verso l’Elba, ho fatto ridere tutti i marinai con la “comicissima” scena di me che perdo un pezzo di suola da uno zoccolo. Quei marinai dovevano essere veramente a corto di divertimento.
Facendo le valigie ho scoperto di non avere le scarpine per camminare sugli scogli. Oh beh, mal che vada mi taglierò i piedi. Quello che più mi preme ora è trovare il modo di riuscire ad infilare due dischi dei T. Rex dentro un i-pod stipato all’inverosimile.